La tesi affronta il fenomeno delle attribuzioni conflittuali, un problema che si verifica quando una composizione è attribuita a differenti autori nelle fonti in qui essa appare. Lo scopo della ricerca è stato quello di approfondire il fenomeno per comprenderne le cause, considerando come ambito di indagine la musica strumentale veneta del Settecento e ponendo particolare attenzione sia all’aspetto storico-musicologico che a quello concettuale. Per indagare più a fondo il fenomeno sono stati presi in esame tre casi di studio attentamente selezionati in quanto rappresentativi dell’ampia casistica che il repertorio presenta: il Concerto per oboe in Re minore attribuito ad Alessandro e Benedetto Marcello, Antonio Vivaldi e Johann Sebastian Bach; la raccolta di Sonate a tre attribuite a Domenico Gallo e Giovanni Battista Pergolesi; la raccolta di Concerti a cinque op. 1 libro terzo attribuita a Giuseppe Tartini e a Gasparo Visconti. L’indagine riguardante i singoli casi di studio ha condotto all’individuazione di nuovi testimoni e di nuove informazioni relative ai soggetti coinvolti nelle attribuzioni. La ricostruzione dettagliata della storia attributiva e l’esame delle fonti ha reso possibile avanzare alcune ipotesi in merito all’origine delle varie attribuzioni considerate. Più in generale la tesi tenta di indagare in profondità tutti gli aspetti relativi al contesto in cui un’opera nacque e fu trasmessa; agli interessi economici che gravitarono attorno alla diffusione di un’opera; alle modalità di produzione delle fonti musicali; agli strumenti di cui il compositore disponeva per tutelare la propria opera e la propria condizione autoriale; in definitiva, si interroga sul concetto di autore e di proprietà intellettuale nell’ambito della musica strumentale medio-settecentesca.
Problemi di attribuzione conflittuale nella musica strumentale veneta del Settecento
VIVERIT, GUIDO
2015
Abstract
La tesi affronta il fenomeno delle attribuzioni conflittuali, un problema che si verifica quando una composizione è attribuita a differenti autori nelle fonti in qui essa appare. Lo scopo della ricerca è stato quello di approfondire il fenomeno per comprenderne le cause, considerando come ambito di indagine la musica strumentale veneta del Settecento e ponendo particolare attenzione sia all’aspetto storico-musicologico che a quello concettuale. Per indagare più a fondo il fenomeno sono stati presi in esame tre casi di studio attentamente selezionati in quanto rappresentativi dell’ampia casistica che il repertorio presenta: il Concerto per oboe in Re minore attribuito ad Alessandro e Benedetto Marcello, Antonio Vivaldi e Johann Sebastian Bach; la raccolta di Sonate a tre attribuite a Domenico Gallo e Giovanni Battista Pergolesi; la raccolta di Concerti a cinque op. 1 libro terzo attribuita a Giuseppe Tartini e a Gasparo Visconti. L’indagine riguardante i singoli casi di studio ha condotto all’individuazione di nuovi testimoni e di nuove informazioni relative ai soggetti coinvolti nelle attribuzioni. La ricostruzione dettagliata della storia attributiva e l’esame delle fonti ha reso possibile avanzare alcune ipotesi in merito all’origine delle varie attribuzioni considerate. Più in generale la tesi tenta di indagare in profondità tutti gli aspetti relativi al contesto in cui un’opera nacque e fu trasmessa; agli interessi economici che gravitarono attorno alla diffusione di un’opera; alle modalità di produzione delle fonti musicali; agli strumenti di cui il compositore disponeva per tutelare la propria opera e la propria condizione autoriale; in definitiva, si interroga sul concetto di autore e di proprietà intellettuale nell’ambito della musica strumentale medio-settecentesca.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/94226
URN:NBN:IT:UNIPD-94226