La tesi si concentra sui diversi servizi di assegnazione degli alloggi pubblici e sociali e sulle modalità con le quali intervengono i pubblici poteri per garantire l’alloggio a chi non può accedere al mercato privato immobiliare. In particolare, si fa riferimento a coloro che già vivono in una casa assegnata o a quelle persone, quasi due milioni, come indicato anche dai dati più recenti, che vivono in condizioni di disagio abitativo grave o che, semplicemente, incontrano difficoltà nel pagare un canone di locazione e i servizi connessi all’abitare. È emerso da questa tesi che in Italia vi sono tre diversi servizi di assegnazione di alloggi finanziati parzialmente o interamente dai pubblici poteri: i. l’edilizia residenziale pubblica, nella variante sovvenzionata (ERP); ii. l’edilizia residenziale sociale (ERS) e ii. il social housing. A questi tre servizi si può aggiungere anche l’attività di “emergenza abitativa” svolta nei casi in cui vi siano situazioni di grave disagio abitativo. La tesi si focalizza soprattutto sulla gestione ed organizzazione del servizio, pertanto si è indagato, nel terzo capitolo, anche il ruolo della partecipazione e gestione dei residenti nell’erogazione del servizio e, infine, dei soggetti di comunità e rappresentativi dei residenti. Ai fini dell’analisi è stata indispensabile la comparazione con l’Inghilterra quale modello più antico e pertanto più “avanzato” nella gestione del servizio di council e social housing. Oltre alla metodologia tradizionale e a quella comparata, si è ritenuto di svolgere delle interviste semi strutturate ad esperti del settore, al fine di comprendere sia il funzionamento del servizio in concreto che il ripensamento del modello organizzativo e di gestione del servizio dell’alloggio popolare in Italia.
L'edilizia popolare come servizio pubblico oggi. Un'analisi comparativa tra l'Italia e l'Inghilterra
PREVETE, CHIARA
2021
Abstract
La tesi si concentra sui diversi servizi di assegnazione degli alloggi pubblici e sociali e sulle modalità con le quali intervengono i pubblici poteri per garantire l’alloggio a chi non può accedere al mercato privato immobiliare. In particolare, si fa riferimento a coloro che già vivono in una casa assegnata o a quelle persone, quasi due milioni, come indicato anche dai dati più recenti, che vivono in condizioni di disagio abitativo grave o che, semplicemente, incontrano difficoltà nel pagare un canone di locazione e i servizi connessi all’abitare. È emerso da questa tesi che in Italia vi sono tre diversi servizi di assegnazione di alloggi finanziati parzialmente o interamente dai pubblici poteri: i. l’edilizia residenziale pubblica, nella variante sovvenzionata (ERP); ii. l’edilizia residenziale sociale (ERS) e ii. il social housing. A questi tre servizi si può aggiungere anche l’attività di “emergenza abitativa” svolta nei casi in cui vi siano situazioni di grave disagio abitativo. La tesi si focalizza soprattutto sulla gestione ed organizzazione del servizio, pertanto si è indagato, nel terzo capitolo, anche il ruolo della partecipazione e gestione dei residenti nell’erogazione del servizio e, infine, dei soggetti di comunità e rappresentativi dei residenti. Ai fini dell’analisi è stata indispensabile la comparazione con l’Inghilterra quale modello più antico e pertanto più “avanzato” nella gestione del servizio di council e social housing. Oltre alla metodologia tradizionale e a quella comparata, si è ritenuto di svolgere delle interviste semi strutturate ad esperti del settore, al fine di comprendere sia il funzionamento del servizio in concreto che il ripensamento del modello organizzativo e di gestione del servizio dell’alloggio popolare in Italia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/94273
URN:NBN:IT:UNIROMA1-94273