Obiettivo e filo conduttore del lavoro di ricerca è individuare esempi di come il teen drama, specifico tipo di serie televisiva, possa veicolare messaggi positivi, informativi e corretti riguardanti la sessualità. Delineandone le modalità di rappresentazione si vogliono evidenziare gli attori coinvolti nei dialoghi e nelle forme di comportamento, i luoghi da loro più frequentati, le azioni e gli argomenti in cui essi sono coinvolti maggiormente, nonché gli stati d’animo prevalenti. Ciò viene fatto attraverso l’analisi del contenuto come inchiesta e nello specifico con l’applicazione di una scheda di rilevazione alle prime due stagioni dei 14 teen drama statunitensi nati fra il 1990 e il 2015 che sono andati in onda anche in Italia, considerati i più rilevanti per il numero di stagioni e di episodi e per l’importanza sui social network. Gli episodi totali analizzati sono 554, ovvero 22.716 minuti. Prima, si esaminano le caratteristiche generali delle serie televisive inerenti al contesto di nascita e alla struttura e poi, si analizza la rappresentazione della sessualità. Il teen drama è un tipo di fiction statunitense, nato con intenti pedagogici, ed è allo stesso tempo sia una messa in scena del mondo degli adolescenti sia un prodotto ad essi destinato. Tutto ruota intorno alla vita quotidiana di un gruppo che deve confrontarsi con problematiche comuni quali amicizia, sessualità, amore e tensioni familiari ma anche con questioni delicate e difficili come l’abuso di sostanze stupefacenti, l’alcolismo e la malattia. Dopo il primo esempio compiuto, ovvero Beverly Hills 90210, andato in onda in America dal 1990 (e in Italia dal 1992), questo genere ha continuato a narrare l’adolescenza sottolineandone la drammaticità, mostrandone i disagi e le problematiche. Lo ha fatto seguendo idealmente due filoni: quello puro (ad esempio: Dawson’s Creek, The O.C., One Tree Hill, Gossip Girl), e quello ibrido, in cui il racconto dell’adolescenza si lega ai generi noir, fantasy o sci-fi (ad esempio: Veronica Mars, Buffy l’ammazza vampiri, Roswell, Smallville, Kyle XY). Lo spettatore trova una modalità di evasione dalla realtà e ha la possibilità di partecipare alle esperienze senza agire in prima persona, può commettere errori e valutarne le conseguenze senza esserne il vero protagonista. I legami emozionali che si instaurano con il pubblico, inoltre, influenzano valori e comportamenti con intensità maggiore rispetto alle informazioni puramente cognitive, come ad esempio quelle fornite attraverso i documentari. La sessualità, all’interno del campione analizzato è un argomento estremamente presente e questo è vero più nei dialoghi che nelle azioni. I comportamenti, oltre ad essere in numero minore, tendono a non essere espliciti in quanto rappresentati da scene appositamente costruite per lasciare solamente intuire cosa accadrà successivamente. Alcuni argomenti (ad esempio: il rapporto sessuale, l’omosessualità, la gravidanza indesiderata), sono trattati spesso mentre altri (ad esempio: lo sviluppo fisico, la masturbazione, le malattie sessualmente trasmissibili) quasi mai e questo prescinde dalla reale importanza che hanno nella fase dell’adolescenza. Analizzare le diverse problematiche e difficoltà è importante per far avere ai giovani risposte a domande che non hanno il coraggio di porre oppure semplicemente per portarli a riflettere. È necessario che ragazze e ragazzi siano oggetto di una corretta informazione con riferimento alle buone pratiche e, dato l’enorme successo della serie televisiva tra i giovani, questo oggi appare un importante canale per veicolare notizie e valori anche per quanto riguarda la sessualità, in modo da renderli più consapevoli delle proprie scelte, divulgando comportamenti responsabili e messaggi educativi.

Adolescenti e sessualità: il ruolo dei teen drama

MARTINO, BENEDETTA
2018

Abstract

Obiettivo e filo conduttore del lavoro di ricerca è individuare esempi di come il teen drama, specifico tipo di serie televisiva, possa veicolare messaggi positivi, informativi e corretti riguardanti la sessualità. Delineandone le modalità di rappresentazione si vogliono evidenziare gli attori coinvolti nei dialoghi e nelle forme di comportamento, i luoghi da loro più frequentati, le azioni e gli argomenti in cui essi sono coinvolti maggiormente, nonché gli stati d’animo prevalenti. Ciò viene fatto attraverso l’analisi del contenuto come inchiesta e nello specifico con l’applicazione di una scheda di rilevazione alle prime due stagioni dei 14 teen drama statunitensi nati fra il 1990 e il 2015 che sono andati in onda anche in Italia, considerati i più rilevanti per il numero di stagioni e di episodi e per l’importanza sui social network. Gli episodi totali analizzati sono 554, ovvero 22.716 minuti. Prima, si esaminano le caratteristiche generali delle serie televisive inerenti al contesto di nascita e alla struttura e poi, si analizza la rappresentazione della sessualità. Il teen drama è un tipo di fiction statunitense, nato con intenti pedagogici, ed è allo stesso tempo sia una messa in scena del mondo degli adolescenti sia un prodotto ad essi destinato. Tutto ruota intorno alla vita quotidiana di un gruppo che deve confrontarsi con problematiche comuni quali amicizia, sessualità, amore e tensioni familiari ma anche con questioni delicate e difficili come l’abuso di sostanze stupefacenti, l’alcolismo e la malattia. Dopo il primo esempio compiuto, ovvero Beverly Hills 90210, andato in onda in America dal 1990 (e in Italia dal 1992), questo genere ha continuato a narrare l’adolescenza sottolineandone la drammaticità, mostrandone i disagi e le problematiche. Lo ha fatto seguendo idealmente due filoni: quello puro (ad esempio: Dawson’s Creek, The O.C., One Tree Hill, Gossip Girl), e quello ibrido, in cui il racconto dell’adolescenza si lega ai generi noir, fantasy o sci-fi (ad esempio: Veronica Mars, Buffy l’ammazza vampiri, Roswell, Smallville, Kyle XY). Lo spettatore trova una modalità di evasione dalla realtà e ha la possibilità di partecipare alle esperienze senza agire in prima persona, può commettere errori e valutarne le conseguenze senza esserne il vero protagonista. I legami emozionali che si instaurano con il pubblico, inoltre, influenzano valori e comportamenti con intensità maggiore rispetto alle informazioni puramente cognitive, come ad esempio quelle fornite attraverso i documentari. La sessualità, all’interno del campione analizzato è un argomento estremamente presente e questo è vero più nei dialoghi che nelle azioni. I comportamenti, oltre ad essere in numero minore, tendono a non essere espliciti in quanto rappresentati da scene appositamente costruite per lasciare solamente intuire cosa accadrà successivamente. Alcuni argomenti (ad esempio: il rapporto sessuale, l’omosessualità, la gravidanza indesiderata), sono trattati spesso mentre altri (ad esempio: lo sviluppo fisico, la masturbazione, le malattie sessualmente trasmissibili) quasi mai e questo prescinde dalla reale importanza che hanno nella fase dell’adolescenza. Analizzare le diverse problematiche e difficoltà è importante per far avere ai giovani risposte a domande che non hanno il coraggio di porre oppure semplicemente per portarli a riflettere. È necessario che ragazze e ragazzi siano oggetto di una corretta informazione con riferimento alle buone pratiche e, dato l’enorme successo della serie televisiva tra i giovani, questo oggi appare un importante canale per veicolare notizie e valori anche per quanto riguarda la sessualità, in modo da renderli più consapevoli delle proprie scelte, divulgando comportamenti responsabili e messaggi educativi.
26-set-2018
Italiano
sessualità; adolescenti; salute; serie televisive; teen drama; corretta comunicazione; analisi del contenuto; approccio quantitativo
MAUCERI, Sergio
LIUCCIO, Michaela
MORCELLINI, Mario
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/94461
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-94461