La frammentazione degli habitat e l’intensificazione dell’agricoltura sono riconosciuti tra i principali fattori che incidono negativamente sulla diversità dei parassitoidi. Nonostante numerosi studi hanno confermato questa tendenza, la gran parte di essi si è concentrata sugli imenotteri parassitoidi. Questa tesi si concentra invece sui tachinidi (Diptera: Tachinidae), considerati come sistema modello alternativo per testare gli effetti della frammentazione del paesaggio e dell’agricoltura intensiva sul terzo livello trofico. In particolare, gli effetti della frammentazione degli habitat sono descritti nel Capitolo II, dove viene valutata l’importanza relativa della perdita dell’habitat, la diminuzione della connettività e la loro potenziale interazione nell’influenzare la diversità dei tachinidi. I risultati dimostrano che la riduzione dell’area e la perdita di connettività dell’habitat interagiscono significativamente, evidenziando che le pratiche di gestione finalizzate a mitigare gli effetti negativi della frammentazione dell’habitat non possono prescindere dal prendere in considerazione la connettività con il paesaggio circostante. Nei capitoli successivi sono stati invece valutati vari impatti connessi all’intensificazione dell’agricoltura. Nel Capitolo III è stato esaminato come la gestione delle aziende agricole (biologica vs. convenzionale) possa influenzare la diversità dei tachinidi a diverse scale spaziali. I risultati dimostrano che la gestione biologica ha un effetto positivo sulla diversità di tachinidi sia a scala locale sia a livello di paesaggio, ma solamente nel caso dei seminativi mentre le praterie non ricevono nessun beneficio dall’agricoltura biologica. Quindi qualsiasi tipo di intervento per migliorare la diversità dei parassitoidi deve considerare il sistema di gestione agricolo locale in relazione al paesaggio circostante. Nei Capitoli IV e V sono state trattate le dinamiche spaziali di spostamento dei parassitoidi tra ambienti coltivati e ambienti naturali. Questi capitoli dimostrano che il movimento dei tachinidi è stato favorito dalla bassa differenziazione strutturale dei due ambienti. Lo scambio di individui più elevato si è avuto dal margine erbaceo mentre il margine caratterizzato dalla presenza delle siepi riduce lo scambio di individui tra i due ambienti. Infine, nei Capitoli V and VI è stato valutato l’effetto di diverse tipologie di margine dei terreni agricoli sulla biodiversità. I risultati ottenuti da questi capitoli dimostrano che gli effetti positivi della presenza di margini semi-naturali sulla diversità dei tachinidi siano correlati alla tipologia e alla complessità degli habitat. Questa tesi fornisce nuove informazioni su come i cambiamenti a livello di paesaggio influenzano la diversità di un gruppo funzionale chiave che è stato per lungo tempo poco considerato negli studi di ecologia e conservazione. I risultati potranno essere utilizzati per definire e implementare innovative misure di conservazione e mitigazione degli impatti considerati.
Landscape dynamics of tachinid parasitoids
INCLAN LUNA, DIEGO JAVIER
2015
Abstract
La frammentazione degli habitat e l’intensificazione dell’agricoltura sono riconosciuti tra i principali fattori che incidono negativamente sulla diversità dei parassitoidi. Nonostante numerosi studi hanno confermato questa tendenza, la gran parte di essi si è concentrata sugli imenotteri parassitoidi. Questa tesi si concentra invece sui tachinidi (Diptera: Tachinidae), considerati come sistema modello alternativo per testare gli effetti della frammentazione del paesaggio e dell’agricoltura intensiva sul terzo livello trofico. In particolare, gli effetti della frammentazione degli habitat sono descritti nel Capitolo II, dove viene valutata l’importanza relativa della perdita dell’habitat, la diminuzione della connettività e la loro potenziale interazione nell’influenzare la diversità dei tachinidi. I risultati dimostrano che la riduzione dell’area e la perdita di connettività dell’habitat interagiscono significativamente, evidenziando che le pratiche di gestione finalizzate a mitigare gli effetti negativi della frammentazione dell’habitat non possono prescindere dal prendere in considerazione la connettività con il paesaggio circostante. Nei capitoli successivi sono stati invece valutati vari impatti connessi all’intensificazione dell’agricoltura. Nel Capitolo III è stato esaminato come la gestione delle aziende agricole (biologica vs. convenzionale) possa influenzare la diversità dei tachinidi a diverse scale spaziali. I risultati dimostrano che la gestione biologica ha un effetto positivo sulla diversità di tachinidi sia a scala locale sia a livello di paesaggio, ma solamente nel caso dei seminativi mentre le praterie non ricevono nessun beneficio dall’agricoltura biologica. Quindi qualsiasi tipo di intervento per migliorare la diversità dei parassitoidi deve considerare il sistema di gestione agricolo locale in relazione al paesaggio circostante. Nei Capitoli IV e V sono state trattate le dinamiche spaziali di spostamento dei parassitoidi tra ambienti coltivati e ambienti naturali. Questi capitoli dimostrano che il movimento dei tachinidi è stato favorito dalla bassa differenziazione strutturale dei due ambienti. Lo scambio di individui più elevato si è avuto dal margine erbaceo mentre il margine caratterizzato dalla presenza delle siepi riduce lo scambio di individui tra i due ambienti. Infine, nei Capitoli V and VI è stato valutato l’effetto di diverse tipologie di margine dei terreni agricoli sulla biodiversità. I risultati ottenuti da questi capitoli dimostrano che gli effetti positivi della presenza di margini semi-naturali sulla diversità dei tachinidi siano correlati alla tipologia e alla complessità degli habitat. Questa tesi fornisce nuove informazioni su come i cambiamenti a livello di paesaggio influenzano la diversità di un gruppo funzionale chiave che è stato per lungo tempo poco considerato negli studi di ecologia e conservazione. I risultati potranno essere utilizzati per definire e implementare innovative misure di conservazione e mitigazione degli impatti considerati.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/94686
URN:NBN:IT:UNIPD-94686