Con il presente lavoro di ricerca, si è inteso ricostruire la figura dell’accordo di mediazione accertativo dell’usucapione, la cui trascrizione è stata prevista dall’art. 84-bis del d. l. 21 giugno 2013, n. 69, convertito dalla l. 9 agosto 2013, n. 98. Il percorso di ricerca ha preso avvio dalla ricognizione del dibattito tradizionale sull’ammissibilità e sugli effetti del negozio di accertamento nonché delle principali criticità relative alla circolazione degli immobili acquistati per usucapione. Nel ricostruire la figura contrattuale di cui al n. 12-bis dell’art. 2643 c.c., seguendo idealmente l’ordine tracciato dall’art. 1325 c.c., si è considerata, in primo luogo, la struttura dell’«accordo». Larga parte dell’analisi è stata quindi dedicata alla causa dell’accordo accertativo dell’usucapione e alla correlata ricostruzione della vicenda dispositiva. Adottando un approccio ricostruttivo di tipo analitico, si sono vagliate le principali prospettazioni elaborate sia con riferimento all’accordo di mediazione che accerta l’usucapione, sia relativamente, più in generale, al negozio di accertamento. Si è quindi proceduto all’autonoma analisi del ruolo dell’usucapione all’interno della figura contrattuale di cui al n. 12-bis dell’art. 2643 c.c., prospettando una triplice alternativa qualificatoria: l’usucapione potrebbe astrattamente costituire, in primo luogo, oggetto di una c.d. expressio causae, in secondo luogo, oggetto tout court dell’accordo accertativo e, infine, potrebbe rilevare quale presupposizione. Ricostruita la vicenda dispositiva, si sono approfondite le tematiche del rapporto dell’accordo di mediazione accertativo dell’usucapione con il processo ordinario, della contestabilità del medesimo per vizi del consenso, della risoluzione, della simulazione e, infine, della sua efficacia nei confronti dei terzi. L’ultimo capitolo della tesi è stato dedicato all’analisi dei conflitti circolatori che possono riguardare un accordo di mediazione accertativo dell’usucapione e alla definizione della vicenda giuridica dell’acquisto del diritto, avuto riguardo, in primo luogo, alla possibilità di inquadrare tale contratto quale titolo d’acquisto e, in secondo luogo, alla qualificabilità dell’acquisto dell’usucapiente accertato secondo le tradizionali categorie della derivatività e dell’originarietà.

Il n. 12-bis dell'art. 2643 c.c.: la trascrizione degli accordi di mediazione che accertano l'usucapione

STEFENELLI, BEATRICE
2017

Abstract

Con il presente lavoro di ricerca, si è inteso ricostruire la figura dell’accordo di mediazione accertativo dell’usucapione, la cui trascrizione è stata prevista dall’art. 84-bis del d. l. 21 giugno 2013, n. 69, convertito dalla l. 9 agosto 2013, n. 98. Il percorso di ricerca ha preso avvio dalla ricognizione del dibattito tradizionale sull’ammissibilità e sugli effetti del negozio di accertamento nonché delle principali criticità relative alla circolazione degli immobili acquistati per usucapione. Nel ricostruire la figura contrattuale di cui al n. 12-bis dell’art. 2643 c.c., seguendo idealmente l’ordine tracciato dall’art. 1325 c.c., si è considerata, in primo luogo, la struttura dell’«accordo». Larga parte dell’analisi è stata quindi dedicata alla causa dell’accordo accertativo dell’usucapione e alla correlata ricostruzione della vicenda dispositiva. Adottando un approccio ricostruttivo di tipo analitico, si sono vagliate le principali prospettazioni elaborate sia con riferimento all’accordo di mediazione che accerta l’usucapione, sia relativamente, più in generale, al negozio di accertamento. Si è quindi proceduto all’autonoma analisi del ruolo dell’usucapione all’interno della figura contrattuale di cui al n. 12-bis dell’art. 2643 c.c., prospettando una triplice alternativa qualificatoria: l’usucapione potrebbe astrattamente costituire, in primo luogo, oggetto di una c.d. expressio causae, in secondo luogo, oggetto tout court dell’accordo accertativo e, infine, potrebbe rilevare quale presupposizione. Ricostruita la vicenda dispositiva, si sono approfondite le tematiche del rapporto dell’accordo di mediazione accertativo dell’usucapione con il processo ordinario, della contestabilità del medesimo per vizi del consenso, della risoluzione, della simulazione e, infine, della sua efficacia nei confronti dei terzi. L’ultimo capitolo della tesi è stato dedicato all’analisi dei conflitti circolatori che possono riguardare un accordo di mediazione accertativo dell’usucapione e alla definizione della vicenda giuridica dell’acquisto del diritto, avuto riguardo, in primo luogo, alla possibilità di inquadrare tale contratto quale titolo d’acquisto e, in secondo luogo, alla qualificabilità dell’acquisto dell’usucapiente accertato secondo le tradizionali categorie della derivatività e dell’originarietà.
15-gen-2017
Italiano
"accertamento dell'usucapione" "accordi di mediazione" "accertamento negoziale" "art. 2643, n. 12-bis c.c."
AMADIO, GIUSEPPE
MANTOVANI, MANUELA
Università degli studi di Padova
205
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
stefenelli_beatrice_tesi.pdf

accesso aperto

Dimensione 1.81 MB
Formato Adobe PDF
1.81 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/95076
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-95076