Lo scopo del presente progetto di ricerca era indagare il ruolo di fattori interni ed esterni coinvolti nella costruzione di una rappresentazione spaziale durante la navigazione. Il quesito principale: per riprodurre un percorso e per trovare una scorciatoia è necessario lo stesso tipo di memoria? In altre parole: quale tipo di memoria è coinvolta rispettivamente nella costruzione di una rappresentazione route e survey? La letteratura ha indagato il ruolo della memoria di lavoro nella costruzione di una rappresentazione spaziale. La memoria di lavoro, secondo il modello proposto da Baddeley (1986), non è un sistema unitario, ma è costituita da un sistema di controllo attenzionale – l'esecutivo centrale – e due subcomponenti – phonological loop e visuospatial sketchpad – che codificano, rispettivamente, informazioni verbali e spaziali (Baddeley & Hitch, 1974). Gli studi condotti fino ad oggi, si sono maggiormente focalizzati sul ruolo della componente verbale e visuo-spaziale della memoria di lavoro nella costruzione di una rappresentazione spaziale route durante la navigazione (Garden et al., 2002; Meilinguer et al., 2008). Tuttavia, resta non chiaro il coinvolgimento della memoria di lavoro nella costruzione di una rappresentazione spaziale survey. La costruzione di una rappresentazione survey, come suggerito da recenti frameworks (Montello et al., 1999; Kitchin et al., 1994), risulta essere influenzata da differenze individuali, ma poco è noto rispetto al ruolo di fattori esterni, come la presenza di landmarks nell'ambiente o l'influenza di specifiche istruzioni nel guidare la navigazione. Sono stati condotti quattro studi. In tutti gli esperimenti è stato indagato il ruolo delle sub- componenti della memoria di lavoro attraverso il paradigma del doppio compito. I partecipanti durante l'apprendimento di un percorso in ambiente virtuale (Esperimenti 1, 3 e 4) o reale (Esperimento 2) eseguivano, contemporaneamente, il doppio compito verbale o spaziale. Ai soggetti è stato richiesto di riprodurre il percorso, per indagare la costruzione della rappresentazione route, e di effettuare stime di direzione, disegnare una mappa e individuare una scorciatoia, per indagare la costruzione della rappresentazione survey. I nostri risultati hanno evidenziato che il processo di costruzione di una rappresentazione route implica il coinvolgimento della memoria di lavoro verbale e spaziale mentre il processo di costruzione di una rappresentazione survey sembra coinvolgere maggiormente la memoria di lavoro visuo-spaziale (Esperimenti 1 – 2). Inoltre i risultati hanno confermato che ci sono larghe differenze individuali nell'abilità di apprendere un layout spaziale (Esperimento 2) e ai dati presenti in letteratura, hanno aggiunto che il senso dell'orientamento predice l'abilità di acquisire informazione spaziale survey quando si naviga in un ambiente privo di landmarks (Esperimento 3). Infine, non di minore importanza, è il ruolo svolto da fattori esterni. Infatti dai dati è emerso che navigare in un ambiente con landmarks e ricevere specifiche istruzioni rispetto al compito, facilita il processo di costruzione di una rappresentazione spaziale (Esperimento 4). In conclusione il presente progetto di ricerca ha fornito un contributo al crescente corpo della letteratura dimostrando che l'acquisizione di conoscenza spaziale durante la navigazione, è un processo complesso influenzato da fattori sia interni che esterni.
Acquisition of spatial knowledge during navigation: the role of internal and external factors
LABATE, ENIA
2014
Abstract
Lo scopo del presente progetto di ricerca era indagare il ruolo di fattori interni ed esterni coinvolti nella costruzione di una rappresentazione spaziale durante la navigazione. Il quesito principale: per riprodurre un percorso e per trovare una scorciatoia è necessario lo stesso tipo di memoria? In altre parole: quale tipo di memoria è coinvolta rispettivamente nella costruzione di una rappresentazione route e survey? La letteratura ha indagato il ruolo della memoria di lavoro nella costruzione di una rappresentazione spaziale. La memoria di lavoro, secondo il modello proposto da Baddeley (1986), non è un sistema unitario, ma è costituita da un sistema di controllo attenzionale – l'esecutivo centrale – e due subcomponenti – phonological loop e visuospatial sketchpad – che codificano, rispettivamente, informazioni verbali e spaziali (Baddeley & Hitch, 1974). Gli studi condotti fino ad oggi, si sono maggiormente focalizzati sul ruolo della componente verbale e visuo-spaziale della memoria di lavoro nella costruzione di una rappresentazione spaziale route durante la navigazione (Garden et al., 2002; Meilinguer et al., 2008). Tuttavia, resta non chiaro il coinvolgimento della memoria di lavoro nella costruzione di una rappresentazione spaziale survey. La costruzione di una rappresentazione survey, come suggerito da recenti frameworks (Montello et al., 1999; Kitchin et al., 1994), risulta essere influenzata da differenze individuali, ma poco è noto rispetto al ruolo di fattori esterni, come la presenza di landmarks nell'ambiente o l'influenza di specifiche istruzioni nel guidare la navigazione. Sono stati condotti quattro studi. In tutti gli esperimenti è stato indagato il ruolo delle sub- componenti della memoria di lavoro attraverso il paradigma del doppio compito. I partecipanti durante l'apprendimento di un percorso in ambiente virtuale (Esperimenti 1, 3 e 4) o reale (Esperimento 2) eseguivano, contemporaneamente, il doppio compito verbale o spaziale. Ai soggetti è stato richiesto di riprodurre il percorso, per indagare la costruzione della rappresentazione route, e di effettuare stime di direzione, disegnare una mappa e individuare una scorciatoia, per indagare la costruzione della rappresentazione survey. I nostri risultati hanno evidenziato che il processo di costruzione di una rappresentazione route implica il coinvolgimento della memoria di lavoro verbale e spaziale mentre il processo di costruzione di una rappresentazione survey sembra coinvolgere maggiormente la memoria di lavoro visuo-spaziale (Esperimenti 1 – 2). Inoltre i risultati hanno confermato che ci sono larghe differenze individuali nell'abilità di apprendere un layout spaziale (Esperimento 2) e ai dati presenti in letteratura, hanno aggiunto che il senso dell'orientamento predice l'abilità di acquisire informazione spaziale survey quando si naviga in un ambiente privo di landmarks (Esperimento 3). Infine, non di minore importanza, è il ruolo svolto da fattori esterni. Infatti dai dati è emerso che navigare in un ambiente con landmarks e ricevere specifiche istruzioni rispetto al compito, facilita il processo di costruzione di una rappresentazione spaziale (Esperimento 4). In conclusione il presente progetto di ricerca ha fornito un contributo al crescente corpo della letteratura dimostrando che l'acquisizione di conoscenza spaziale durante la navigazione, è un processo complesso influenzato da fattori sia interni che esterni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/95273
URN:NBN:IT:UNIPD-95273