In occidente, l'architettura scolastica negli ultimi anni ha assunto un crescente interesse all'interno di un dibattito più ampio sul miglioramento e la valorizzazione dell’istruzione. L'architettura degli edifici scolastici è divenuto un tema dibattuto anche in Italia, dove nel 2013 sono state presentate le Nuove Linee Guida per l'Edilizia Scolastica, e in Alto Adige nel 2009 sono state approvate le Nuove Direttive Provinciali per l'Edilizia Scolastica. La presente ricerca si prefigge non solo di approfondire il tema dello spazio fisico della scuola dell'obbligo, ma anche di scoprire quali sono le opportunità che lo spazio fisico della scuola dell'obbligo offre all'educazione inclusiva orientata a promuovere pari opportunità di sviluppo. Inoltre un ulteriore obiettivo della ricerca è conoscere le priorità degli architetti che si occupano della progettazione di edifici e spazi scolastici al fine di comprendere come queste si relazionano con le priorità della didattica. Al fine di rispondere alle domande generative del percorso di ricerca si è scelto di rivolgersi a testimoni privilegiati, architetti che si occupano di architettura scolastica ed interior designer degli spazi scolastici e luoghi della formazione. Si è scelto di adottare un processo d’investigazione di tipo qualitativo, lo strumento di rilevazione utilizzato è stato l'intervista semi-strutturata. Nell'analisi dei dati sono emerse le molte variabili da considerare nella progettazione di un edificio scolastico che si vuole luogo da abitare, al fine di offrire molteplici opportunità per ospitare ed avere cura di ogni persona per promuovere il suo sviluppo. È anche emerso che agli architetti a cui è dato il mandato di progettazione lo spazio scolastico, non viene richiesto un confronto con esperti in ambito educativo, né con gli insegnanti, tale disattenzione può avere ricadute sulla dimensione educativa e sulla didattica causando anche forme di micro-esclusione. Abbiamo inoltre rintracciato differenti relazioni tra l'architettura, l'arredo e la dimensione didattica che permettono un dialogo tra le discipline.
Abitare la scuola. Ricerca esplorativa sulle opportunità educative offerte dallo spazio, in prospettiva inclusiva
DI GAETA, MARIA ILARIA
2015
Abstract
In occidente, l'architettura scolastica negli ultimi anni ha assunto un crescente interesse all'interno di un dibattito più ampio sul miglioramento e la valorizzazione dell’istruzione. L'architettura degli edifici scolastici è divenuto un tema dibattuto anche in Italia, dove nel 2013 sono state presentate le Nuove Linee Guida per l'Edilizia Scolastica, e in Alto Adige nel 2009 sono state approvate le Nuove Direttive Provinciali per l'Edilizia Scolastica. La presente ricerca si prefigge non solo di approfondire il tema dello spazio fisico della scuola dell'obbligo, ma anche di scoprire quali sono le opportunità che lo spazio fisico della scuola dell'obbligo offre all'educazione inclusiva orientata a promuovere pari opportunità di sviluppo. Inoltre un ulteriore obiettivo della ricerca è conoscere le priorità degli architetti che si occupano della progettazione di edifici e spazi scolastici al fine di comprendere come queste si relazionano con le priorità della didattica. Al fine di rispondere alle domande generative del percorso di ricerca si è scelto di rivolgersi a testimoni privilegiati, architetti che si occupano di architettura scolastica ed interior designer degli spazi scolastici e luoghi della formazione. Si è scelto di adottare un processo d’investigazione di tipo qualitativo, lo strumento di rilevazione utilizzato è stato l'intervista semi-strutturata. Nell'analisi dei dati sono emerse le molte variabili da considerare nella progettazione di un edificio scolastico che si vuole luogo da abitare, al fine di offrire molteplici opportunità per ospitare ed avere cura di ogni persona per promuovere il suo sviluppo. È anche emerso che agli architetti a cui è dato il mandato di progettazione lo spazio scolastico, non viene richiesto un confronto con esperti in ambito educativo, né con gli insegnanti, tale disattenzione può avere ricadute sulla dimensione educativa e sulla didattica causando anche forme di micro-esclusione. Abbiamo inoltre rintracciato differenti relazioni tra l'architettura, l'arredo e la dimensione didattica che permettono un dialogo tra le discipline.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/95288
URN:NBN:IT:UNIPD-95288