La povertà, in quanto concetto multidimensionale, comprende elementi economici e politici, nonché componenti sociali e psicologiche. Lo studio della povertà ha ricevuto molta attenzione in psicologia per lo studio delle conseguenze cognitive di questa condizione. Mullainathan e Shafir (2013) hanno definito il concetto di scarcity come la percezione di non avere abbastanza. Diversi studi hanno indagato il legame tra scarcity e capacità cognitive, suggerendo che la percezione di scarcity impone un carico cognitivo, attraverso la tassazione delle risorse attentive (Mullainathan & Shafir, 2012, 2013). A sostegno di questi risultati, Mani, Mullainathan, Shafir e Zhao (2013) hanno suggerito che essere poveri significa confrontarsi non solo con una ristrettezza di risorse economiche ma anche con una contemporanea carenza di risorse cognitive. I poveri, da questo punto di vista, sono meno capaci non per tratti intrinseci, ma per il contesto stesso della povertà, che con le relative preoccupazioni impone un sovraccarico cognitivo e riduce la capacità cognitiva. Queste carenze di risorse cognitive sono comuni nelle persone che vivono una condizione di scarcity, che può essere legata al denaro, o a ristrettezza temporale (So & Agrawal, 2008) o fame fisica (Briers, Pandelaere, Dewitte, & Warlop, 2006), mostrando un mindset comune in coloro i quali percepiscono di non avere risorse sufficienti. Considerando l'elevata insicurezza economica sperimentata in molte parti del mondo e la generalizzabilità delle conseguenze della scarcity, l'obiettivo principale della mia tesi è quello di determinare se un mindset associato alla scarcity è stabile o se è invece influenzabile da fattori contestuali (i.e. come vengono presentate le informazioni). Attraverso tre diversi set di studi, ho indagato come l'esperienza di una condizione di scarcity influisce sulla capacità degli individui di valutare le risorse e le loro decisioni economiche. In particolare, nel capitolo 2, ho riportato una serie di studi in cui ho esaminato l'effetto della scarcity economica sulle decisioni economiche. Le ipotesi prevedono che le persone che vivono in una condizione di scarcity economica siano meno accurate quando prendono decisioni economiche e più inclini a prendere, in generale, decisioni non ottimali. Nel Capitolo 3 ho studiato come la scarcity economica rispetto alla scarcity temporale influisce sulle scelte di compromesso tra queste due risorse. Le ipotesi prevedono che, come risorsa, il tempo (rispetto al denaro) sarebbe stato sottovalutato, indipendentemente dalla condizione di scarcity che le persone stavano vivendo. I risultati di questi studi hanno dimostrato che esiste un mindset comune per la percezione di scarcity. È interessante notare che, indagando il compromesso tra tempo e denaro quando una di queste risorse è percepita come scarsa, le persone tendono a percepire come predominante il denaro rispetto al tempo. Nell'ultima serie di studi, nel capitolo 4, ho indagato, l'effetto della scarcity economica sulla percezione del valore reale (rispetto al valore nominale) del denaro. Sulla base di precedenti ricerche sul money illusion effect, ho ipotizzato che le persone che vivono una condizione di scarcity economica dovrebbero essere meno capaci di ragionare in termini di valore reale del denaro, rispetto alle persone che non hanno sperimentato la scarcity. I risultati hanno confermato che i partecipanti che avevano sperimentano una condizione di scarcity erano più inclini a sperimentare la money illusion, indicando che quei partecipanti erano più propensi a considerare il valore nominale del denaro, piuttosto che il suo valore reale. È importante costruire ed ampliare la conoscenza relativa alla teoria scarcity, in quanto una migliore comprensione di ciò che innesca una mentalità della scarcity potrebbe aiutare a prevenire le sue conseguenze, spesso dannose, e cercare di indicare soluzioni efficaci ai policy maker.

Money and Time Scarcity: Implications for Economic Decision Making

CASEROTTI, MARTA
2019

Abstract

La povertà, in quanto concetto multidimensionale, comprende elementi economici e politici, nonché componenti sociali e psicologiche. Lo studio della povertà ha ricevuto molta attenzione in psicologia per lo studio delle conseguenze cognitive di questa condizione. Mullainathan e Shafir (2013) hanno definito il concetto di scarcity come la percezione di non avere abbastanza. Diversi studi hanno indagato il legame tra scarcity e capacità cognitive, suggerendo che la percezione di scarcity impone un carico cognitivo, attraverso la tassazione delle risorse attentive (Mullainathan & Shafir, 2012, 2013). A sostegno di questi risultati, Mani, Mullainathan, Shafir e Zhao (2013) hanno suggerito che essere poveri significa confrontarsi non solo con una ristrettezza di risorse economiche ma anche con una contemporanea carenza di risorse cognitive. I poveri, da questo punto di vista, sono meno capaci non per tratti intrinseci, ma per il contesto stesso della povertà, che con le relative preoccupazioni impone un sovraccarico cognitivo e riduce la capacità cognitiva. Queste carenze di risorse cognitive sono comuni nelle persone che vivono una condizione di scarcity, che può essere legata al denaro, o a ristrettezza temporale (So & Agrawal, 2008) o fame fisica (Briers, Pandelaere, Dewitte, & Warlop, 2006), mostrando un mindset comune in coloro i quali percepiscono di non avere risorse sufficienti. Considerando l'elevata insicurezza economica sperimentata in molte parti del mondo e la generalizzabilità delle conseguenze della scarcity, l'obiettivo principale della mia tesi è quello di determinare se un mindset associato alla scarcity è stabile o se è invece influenzabile da fattori contestuali (i.e. come vengono presentate le informazioni). Attraverso tre diversi set di studi, ho indagato come l'esperienza di una condizione di scarcity influisce sulla capacità degli individui di valutare le risorse e le loro decisioni economiche. In particolare, nel capitolo 2, ho riportato una serie di studi in cui ho esaminato l'effetto della scarcity economica sulle decisioni economiche. Le ipotesi prevedono che le persone che vivono in una condizione di scarcity economica siano meno accurate quando prendono decisioni economiche e più inclini a prendere, in generale, decisioni non ottimali. Nel Capitolo 3 ho studiato come la scarcity economica rispetto alla scarcity temporale influisce sulle scelte di compromesso tra queste due risorse. Le ipotesi prevedono che, come risorsa, il tempo (rispetto al denaro) sarebbe stato sottovalutato, indipendentemente dalla condizione di scarcity che le persone stavano vivendo. I risultati di questi studi hanno dimostrato che esiste un mindset comune per la percezione di scarcity. È interessante notare che, indagando il compromesso tra tempo e denaro quando una di queste risorse è percepita come scarsa, le persone tendono a percepire come predominante il denaro rispetto al tempo. Nell'ultima serie di studi, nel capitolo 4, ho indagato, l'effetto della scarcity economica sulla percezione del valore reale (rispetto al valore nominale) del denaro. Sulla base di precedenti ricerche sul money illusion effect, ho ipotizzato che le persone che vivono una condizione di scarcity economica dovrebbero essere meno capaci di ragionare in termini di valore reale del denaro, rispetto alle persone che non hanno sperimentato la scarcity. I risultati hanno confermato che i partecipanti che avevano sperimentano una condizione di scarcity erano più inclini a sperimentare la money illusion, indicando che quei partecipanti erano più propensi a considerare il valore nominale del denaro, piuttosto che il suo valore reale. È importante costruire ed ampliare la conoscenza relativa alla teoria scarcity, in quanto una migliore comprensione di ciò che innesca una mentalità della scarcity potrebbe aiutare a prevenire le sue conseguenze, spesso dannose, e cercare di indicare soluzioni efficaci ai policy maker.
nov-2019
Inglese
Money Scarcity, Time Scarcity, Economic decision making, Money Illusion
RUBALTELLI, ENRICO
GALFANO, GIOVANNI
Università degli studi di Padova
187
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/95366
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-95366