Un crescente numero di studi mostra che è possibile migliorare le prestazioni di Memoria di Lavoro (MdL) degli anziani attraverso training “process-based”. Più controverse sono le evidenze rispetto alla generalizzazione dei benefici ottenuti: i benefici dei training di MdL ad abilità non direttamente allenate sono infatti solitamene valutati i) utilizzando singole prove per ogni abilità esaminata; raramente attraverso prove di funzionalità quotidiana. Tra gli aspetti che potrebbero favorire gli effetti di trasferimento dei benefici vi è la tipologia di stimoli utilizzata nei training: rispetto a ciò, l’utilizzo di stimoli emotivi a valenza positiva potrebbe essere efficace, sfruttando il noto “effetto positività” nell’invecchiamento, aspetto non ancora indagato. Per indagare gli aspetti menzionati sono stati condotti tre studi. Lo scopo del primo era di valutare l’efficacia di un training di MdL verbale e gli effetti di trasferimento ad abilità quotidiane. Allo scopo sono state utilizzate misure oggettive di valutazione funzionale. Nel secondo e terzo studio, utilizzando un training di MdL visuo-spaziale, sono state manipolate le caratteristiche degli stimoli, usando stimoli a valenza neutra o positiva (rispettivamente nello studio 2 e 3). I risultati del primo studio mostrano effetti di trasferimento alle competenze quotidiane mentre l’utilizzo di un training visuo-spaziale solo un effetto specifico alla prova criterio. I training di MdL rappresentano quindi un approccio promettente per il miglioramento di abilità legate alla vita quotidiana. Attenzione deve essere devoluta al tipo di stimoli utilizzato e alla modalità di training (verbale o visuo-spaziale).
Working Memory training in aging: from the nature of the training to the transfer effects in everyday life.
CANTARELLA, ALESSANDRA
2015
Abstract
Un crescente numero di studi mostra che è possibile migliorare le prestazioni di Memoria di Lavoro (MdL) degli anziani attraverso training “process-based”. Più controverse sono le evidenze rispetto alla generalizzazione dei benefici ottenuti: i benefici dei training di MdL ad abilità non direttamente allenate sono infatti solitamene valutati i) utilizzando singole prove per ogni abilità esaminata; raramente attraverso prove di funzionalità quotidiana. Tra gli aspetti che potrebbero favorire gli effetti di trasferimento dei benefici vi è la tipologia di stimoli utilizzata nei training: rispetto a ciò, l’utilizzo di stimoli emotivi a valenza positiva potrebbe essere efficace, sfruttando il noto “effetto positività” nell’invecchiamento, aspetto non ancora indagato. Per indagare gli aspetti menzionati sono stati condotti tre studi. Lo scopo del primo era di valutare l’efficacia di un training di MdL verbale e gli effetti di trasferimento ad abilità quotidiane. Allo scopo sono state utilizzate misure oggettive di valutazione funzionale. Nel secondo e terzo studio, utilizzando un training di MdL visuo-spaziale, sono state manipolate le caratteristiche degli stimoli, usando stimoli a valenza neutra o positiva (rispettivamente nello studio 2 e 3). I risultati del primo studio mostrano effetti di trasferimento alle competenze quotidiane mentre l’utilizzo di un training visuo-spaziale solo un effetto specifico alla prova criterio. I training di MdL rappresentano quindi un approccio promettente per il miglioramento di abilità legate alla vita quotidiana. Attenzione deve essere devoluta al tipo di stimoli utilizzato e alla modalità di training (verbale o visuo-spaziale).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/96141
URN:NBN:IT:UNIPD-96141