Oggetto della ricerca è la ricostruzione delle collezioni della Biblioteca dell’Istituto nazionale di cultura fascista, organo politico-culturale del regime, fondato nel 1925 e soppresso nel 1943. Questo studio offre l’occasione di recuperare, tutelare e valorizzare l’ampiezza e lo spessore culturale di un fondo caduto nell’oblio per la sua compromissione con il fascismo, che può avere indirettamente suscitato negli anni discredito, pregiudizi e indifferenza, condizionando la valutazione del suo pregio e del suo valore.
Il fondo dell'Istituto nazionale di cultura fascista (INCF)
MOSILLO, IRENE MARIA CIVITA
2012
Abstract
Oggetto della ricerca è la ricostruzione delle collezioni della Biblioteca dell’Istituto nazionale di cultura fascista, organo politico-culturale del regime, fondato nel 1925 e soppresso nel 1943. Questo studio offre l’occasione di recuperare, tutelare e valorizzare l’ampiezza e lo spessore culturale di un fondo caduto nell’oblio per la sua compromissione con il fascismo, che può avere indirettamente suscitato negli anni discredito, pregiudizi e indifferenza, condizionando la valutazione del suo pregio e del suo valore.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
tesi_Mosillo2.pdf
accesso aperto
Dimensione
12.3 MB
Formato
Adobe PDF
|
12.3 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Catalogo_INCF.pdf
accesso aperto
Dimensione
2.47 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.47 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento:
https://hdl.handle.net/20.500.14242/96753
Il codice NBN di questa tesi è
URN:NBN:IT:UNIROMA1-96753