Le piante sono indiscutibilmente alla base della vita umana poiché sono direttamente o indirettamente fonte alimentare, ma il settore agricolo pesa per più dell’80% sul consumo di acqua. La produzione agricola non può prescindere dall’apporto idrico per raggiungere le richieste del mercato, mentre deve fronteggiare una crescente scarsità di acqua, eventi siccitosi e ondate di calore. In questo senso, diviene fondamentale gestire le risorse idriche in modo sostenibile comprendendo le risposte idriche delle specie ai diversi climi. Il nocciolo è un albero da frutto in grande espansione, che si è oggi affermato in tutti i continenti in risposta alla richiesta di nocciole da parte dell’industria alimentare. I noccioli debbono al contempo acclimatarsi alle nuove aree e rimanere produttivi. In questa situazione non c’è ancora una precisa conoscenza rispetto alla traspirazione media di noccioleti irrigati e quindi alle loro necessità irrigue calate nel contesto climatico. I pochi studi sull’ utilizzo dell’acqua nel nocciolo rimangono relativi alle dinamiche fogliari o sono difficili da trasferire agli agricoltori. Lo scopo di questa ricerca verte su tre scopi principali nella prospettiva di essere un riferimento per i gestori dei corileti che operano in diversi contesti climatici: I) Identificare la risposta traspirativa di piante adulte in diversi climi, irrigazioni e cultivar. II) Stimare la traspirazione al livello di albero e, sulla base di ciò, proporre un approccio realistico per reintegrare le perdite traspirative volto ai corilicoltori. III) Esplorare le connessioni e le limitazioni alla traspirazione e ai processi di acquisizione del carbonio. Si è installato un esperimento a lungo termine attraverso tre stagioni vegetative (2016-2019) in otto diversi corileti in Cile, Australia, Italia, Francia e Repubblica della Georgia, coinvolgendo due cultivar: Tonda Gentile delle Langhe and Tonda di Giffoni. Il flusso di linfa è stato monitorato con delle sonde a dissipazione termica di Granier (TDP). Sono stati misurati parametri meteorologici, contenuto idrico del suolo e parametri biometrici dei corileti. I TDP sono stati calibrati attraverso un misuratore di flusso e un approccio potometrico. Le risposte traspirative si sono dimostrate linearmente correlate con il deficit di pressione di vapore atmosferico (VPD) fino a circa 20 hPa. L’intensità di radiazione si è anche rivelata importante nel diversificare le risposte tra i due emisferi, ma la cultivar e le diverse strategie irrigue hanno avuto un effetto irrilevante nel diversificare le risposte traspirative. La calibrazione dei TDP ha condotto alla correzione dell’equazione di Granier con parametri adatti al nocciolo. Questo, insieme alla stima dell’area fogliare ha permesso di individuare un intervallo di traspirazione per unità di area fogliare (1-2.5 l m-2 giorno-1). Tale risposta è alla base di una strategia di reintegro delle perdite traspirative che utilizza il VPD medio come principale predittore della traspirazione totale giornaliera. Il legame tra traspirazione e assimilazione potenziale di carbonio è stato considerato per far emergere l’intervallo di VPD in cui la conduttanza di chioma è massimizzata, e quindi, anche il potenziale di assimilazione. Uno studio ancillare conclusivo mostra che per il riempimento delle nocciole la specie utilizza anche carboidrati precedentemente immagazzinati nel fusto oltre che a quelli forniti dalle foglie dell’anno.
Transpiration of hazelnut (Corylus avellana L.) orchards in response to different climatic conditions and implications for water management
PASQUALOTTO, GAIA
2019
Abstract
Le piante sono indiscutibilmente alla base della vita umana poiché sono direttamente o indirettamente fonte alimentare, ma il settore agricolo pesa per più dell’80% sul consumo di acqua. La produzione agricola non può prescindere dall’apporto idrico per raggiungere le richieste del mercato, mentre deve fronteggiare una crescente scarsità di acqua, eventi siccitosi e ondate di calore. In questo senso, diviene fondamentale gestire le risorse idriche in modo sostenibile comprendendo le risposte idriche delle specie ai diversi climi. Il nocciolo è un albero da frutto in grande espansione, che si è oggi affermato in tutti i continenti in risposta alla richiesta di nocciole da parte dell’industria alimentare. I noccioli debbono al contempo acclimatarsi alle nuove aree e rimanere produttivi. In questa situazione non c’è ancora una precisa conoscenza rispetto alla traspirazione media di noccioleti irrigati e quindi alle loro necessità irrigue calate nel contesto climatico. I pochi studi sull’ utilizzo dell’acqua nel nocciolo rimangono relativi alle dinamiche fogliari o sono difficili da trasferire agli agricoltori. Lo scopo di questa ricerca verte su tre scopi principali nella prospettiva di essere un riferimento per i gestori dei corileti che operano in diversi contesti climatici: I) Identificare la risposta traspirativa di piante adulte in diversi climi, irrigazioni e cultivar. II) Stimare la traspirazione al livello di albero e, sulla base di ciò, proporre un approccio realistico per reintegrare le perdite traspirative volto ai corilicoltori. III) Esplorare le connessioni e le limitazioni alla traspirazione e ai processi di acquisizione del carbonio. Si è installato un esperimento a lungo termine attraverso tre stagioni vegetative (2016-2019) in otto diversi corileti in Cile, Australia, Italia, Francia e Repubblica della Georgia, coinvolgendo due cultivar: Tonda Gentile delle Langhe and Tonda di Giffoni. Il flusso di linfa è stato monitorato con delle sonde a dissipazione termica di Granier (TDP). Sono stati misurati parametri meteorologici, contenuto idrico del suolo e parametri biometrici dei corileti. I TDP sono stati calibrati attraverso un misuratore di flusso e un approccio potometrico. Le risposte traspirative si sono dimostrate linearmente correlate con il deficit di pressione di vapore atmosferico (VPD) fino a circa 20 hPa. L’intensità di radiazione si è anche rivelata importante nel diversificare le risposte tra i due emisferi, ma la cultivar e le diverse strategie irrigue hanno avuto un effetto irrilevante nel diversificare le risposte traspirative. La calibrazione dei TDP ha condotto alla correzione dell’equazione di Granier con parametri adatti al nocciolo. Questo, insieme alla stima dell’area fogliare ha permesso di individuare un intervallo di traspirazione per unità di area fogliare (1-2.5 l m-2 giorno-1). Tale risposta è alla base di una strategia di reintegro delle perdite traspirative che utilizza il VPD medio come principale predittore della traspirazione totale giornaliera. Il legame tra traspirazione e assimilazione potenziale di carbonio è stato considerato per far emergere l’intervallo di VPD in cui la conduttanza di chioma è massimizzata, e quindi, anche il potenziale di assimilazione. Uno studio ancillare conclusivo mostra che per il riempimento delle nocciole la specie utilizza anche carboidrati precedentemente immagazzinati nel fusto oltre che a quelli forniti dalle foglie dell’anno.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/97183
URN:NBN:IT:UNIPD-97183