Background: la stenosi delle arterie renali è una delle cause principali d'insufficienza renale e d’ipertensione arteriosa secondaria. Studi epidemiologici hanno dimostrato che la stenosi dell’arteria renale su base aterosclerotica implica non solo un elevato profilo di rischio cardiovascolare, ma anche un'aumentata incidenza di morbilità e mortalità per stroke, cardiopatia ischemica e arteriopatia periferica. La rivascolarizzazione percutanea con angioplastica transluminale e stenting è divenuta il trattamento di scelta, per lo meno nei pazienti in cui la terapia medica non consente un soddisfacente controllo dei valori pressori e per i quali è presumibile che la rivascolarizzazione possa ritardare o prevenire il declino della funzione renale. La reale utilità di tale costosa procedura rimane, tuttavia, fortemente dibattuta, poiché gli studi clinici prospettici randomizzati di confronto fra trattamento endovascolare e sola terapia medica pubblicati fino ad ora non sono stati conclusivi nel dimostrare una superiorità di un trattamento sull’altro. Materiali e metodi: lo studio METRAS è stato disegnato con l’obiettivo primario di determinare se la rivascolarizzazione sia superiore o equivalente alla sola terapia medica nel preservare la funzione renale nel rene ischemico valutata con la scintigrafia renale al 99mTc-DTPA nei pazienti con stenosi aterosclerotica delle arterie renali. Obiettivi secondari includono il controllo pressorio, la preservazione della funzione renale globale e la regressione del danno d’organo. Risultati: nel gruppo trattato con terapia endovascolare la GFR nel rene ischemico misurata alla scintigrafia è risultata più alta rispetto al gruppo in terapia medica a 2 anni di follow-up (p=0.027). La pressione diastolica nelle 24 ore è risultata inferiore nel gruppo in trattamento endovascolare rispetto al braccio in terapia medica a 3 anni di follow-up (p=0.029) a fronte di un minore utilizzo di farmaci antipertensivi nel braccio endovascolare (p=0.055). I livelli di creatinina, cistatina-c ed emoglobina glicata sono risultati inferiori nei pazienti nel braccio endovascolare rispetto ai pazienti in sola terapia medica (rispettivamente p=0.035, p=0.020, e p=0.034). La massa ventricolare sinistra normalizzata per altezza è risultata inferiore nei pazienti trattati con trattamento endovascolare rispetto ai pazienti in terapia medica, seppur la significatività sia borderline (p=0.058) a fronte di un miglioramento della disfunzione diastolica, espressa come rapporto E/E’, in questo gruppo di pazienti rispetto al braccio in terapia medica (p=0.011). Conclusioni: lo studio METRAS ha dimostrato un miglioramento della GFR nel rene ischemico, un migliore controllo pressorio in termini di pressione diastolica nelle 24 ore ed un minor fabbisogno di farmaci antipertensivi nei pazienti trattati con angioplastica e stenting rispetto al gruppo in sola terapia medica.

Atherosclerotic Renovascular hypertension: Results of The METRAS study (Medical and Endovascular Treatment of Atherosclerotic Renal Artery Stenosis)

CAIELLI, PAOLA
2015

Abstract

Background: la stenosi delle arterie renali è una delle cause principali d'insufficienza renale e d’ipertensione arteriosa secondaria. Studi epidemiologici hanno dimostrato che la stenosi dell’arteria renale su base aterosclerotica implica non solo un elevato profilo di rischio cardiovascolare, ma anche un'aumentata incidenza di morbilità e mortalità per stroke, cardiopatia ischemica e arteriopatia periferica. La rivascolarizzazione percutanea con angioplastica transluminale e stenting è divenuta il trattamento di scelta, per lo meno nei pazienti in cui la terapia medica non consente un soddisfacente controllo dei valori pressori e per i quali è presumibile che la rivascolarizzazione possa ritardare o prevenire il declino della funzione renale. La reale utilità di tale costosa procedura rimane, tuttavia, fortemente dibattuta, poiché gli studi clinici prospettici randomizzati di confronto fra trattamento endovascolare e sola terapia medica pubblicati fino ad ora non sono stati conclusivi nel dimostrare una superiorità di un trattamento sull’altro. Materiali e metodi: lo studio METRAS è stato disegnato con l’obiettivo primario di determinare se la rivascolarizzazione sia superiore o equivalente alla sola terapia medica nel preservare la funzione renale nel rene ischemico valutata con la scintigrafia renale al 99mTc-DTPA nei pazienti con stenosi aterosclerotica delle arterie renali. Obiettivi secondari includono il controllo pressorio, la preservazione della funzione renale globale e la regressione del danno d’organo. Risultati: nel gruppo trattato con terapia endovascolare la GFR nel rene ischemico misurata alla scintigrafia è risultata più alta rispetto al gruppo in terapia medica a 2 anni di follow-up (p=0.027). La pressione diastolica nelle 24 ore è risultata inferiore nel gruppo in trattamento endovascolare rispetto al braccio in terapia medica a 3 anni di follow-up (p=0.029) a fronte di un minore utilizzo di farmaci antipertensivi nel braccio endovascolare (p=0.055). I livelli di creatinina, cistatina-c ed emoglobina glicata sono risultati inferiori nei pazienti nel braccio endovascolare rispetto ai pazienti in sola terapia medica (rispettivamente p=0.035, p=0.020, e p=0.034). La massa ventricolare sinistra normalizzata per altezza è risultata inferiore nei pazienti trattati con trattamento endovascolare rispetto ai pazienti in terapia medica, seppur la significatività sia borderline (p=0.058) a fronte di un miglioramento della disfunzione diastolica, espressa come rapporto E/E’, in questo gruppo di pazienti rispetto al braccio in terapia medica (p=0.011). Conclusioni: lo studio METRAS ha dimostrato un miglioramento della GFR nel rene ischemico, un migliore controllo pressorio in termini di pressione diastolica nelle 24 ore ed un minor fabbisogno di farmaci antipertensivi nei pazienti trattati con angioplastica e stenting rispetto al gruppo in sola terapia medica.
2015
Inglese
renal artery stenosis; revascularization; angioplasty; glomerular filtration rate
ROSSI, GIANPAOLO
Università degli studi di Padova
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-97196