La necropoli di Olmo di Nogara rappresenta uno dei più importanti contesti funerari dell’età del Bronzo attualmente noti in Europa e si distingue per la presenza di un’elevata percentuale di sepolture maschili, connotate da armi da offesa e da difesa. Nel campione maschile, sottoposto a studio paleopatologico, alcuni scheletri hanno fornito evidenze ossee di lesioni traumatiche causate dall’uso di armi, suggerendo, quindi, la regolare presenza di episodi bellici. Sulla volta cranica di tre soggetti sono state individuate perforazioni regolari, di forma subcircolare, con evidenze di ricalcificazione ossea. L’obiettivo della ricerca è quello di definire un approccio multidisciplinare per la definizione di caratteristiche biometriche con procedure atte a garantire la visualizzazione e la comunicazione dei processi paleopatologici, nonché la caratterizzazione morfologica e morfometrica delle lesioni con una descrizione ad altissima risoluzione che sia unica, accurata e ripetibile. Il lavoro di acquisizione e gestione dei dati si è strutturato avvalendosi della codifica di procedure e standard con fasi distinte ma consequenziali ed i modelli tridimensionali così ottenuti, sono stati impiegati nella descrizione quantitativa della morfologia, per estrarre le necessarie misure antropometriche. Inoltre, sono state utilizzate metodologie di Digital Image Processing per lo studio di deformazioni ossee, incrementandone il fotorealismo e consentendone la percezione a differenti livelli di dettaglio. Infine, l’applicazione di metodologie di Rapid protoyping, successive alle scansioni 3D, con differenti sensori, ha permesso di migliorare considerevolmente la fruizione dei reperti
Multisensor data fusion in ambito bioarcheologico. Estrazione ed analisi di features su reperti ossei provenienti dalla necropoli di Olmo di Nogara
FARESIN, EMANUELA
2015
Abstract
La necropoli di Olmo di Nogara rappresenta uno dei più importanti contesti funerari dell’età del Bronzo attualmente noti in Europa e si distingue per la presenza di un’elevata percentuale di sepolture maschili, connotate da armi da offesa e da difesa. Nel campione maschile, sottoposto a studio paleopatologico, alcuni scheletri hanno fornito evidenze ossee di lesioni traumatiche causate dall’uso di armi, suggerendo, quindi, la regolare presenza di episodi bellici. Sulla volta cranica di tre soggetti sono state individuate perforazioni regolari, di forma subcircolare, con evidenze di ricalcificazione ossea. L’obiettivo della ricerca è quello di definire un approccio multidisciplinare per la definizione di caratteristiche biometriche con procedure atte a garantire la visualizzazione e la comunicazione dei processi paleopatologici, nonché la caratterizzazione morfologica e morfometrica delle lesioni con una descrizione ad altissima risoluzione che sia unica, accurata e ripetibile. Il lavoro di acquisizione e gestione dei dati si è strutturato avvalendosi della codifica di procedure e standard con fasi distinte ma consequenziali ed i modelli tridimensionali così ottenuti, sono stati impiegati nella descrizione quantitativa della morfologia, per estrarre le necessarie misure antropometriche. Inoltre, sono state utilizzate metodologie di Digital Image Processing per lo studio di deformazioni ossee, incrementandone il fotorealismo e consentendone la percezione a differenti livelli di dettaglio. Infine, l’applicazione di metodologie di Rapid protoyping, successive alle scansioni 3D, con differenti sensori, ha permesso di migliorare considerevolmente la fruizione dei repertiFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/97254
URN:NBN:IT:UNIPD-97254