I processi di degrado dei suoli agricoli sono oramai noti e diffusi a livello mondiale. Tra le principali cause, un peso rilevante è assunto dalle pratiche di lavorazione del terreno che ne compromettono le peculiarità e li espongono maggiormente a perdite di fertilità . Negli anni, infatti, l’utilizzo intensivo di tecniche con inversione degli strati ha portato a importanti degradazioni della struttura, inducendo a un generale peggioramento della capacità di infiltrazione, fenomeni di intenso compattamento e a una riduzione del tenore di sostanza organica con forti ripercussioni sull'attività biologica e microbiologica. Alla luce di queste considerazioni, fortemente supportate sia dalle Politiche Agricole Europee che dal mondo scientifico, la Regione Veneto è stata la prima realtà italiana a predisporre nell' ambito del suo Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 una specifica misura (214/i) per promuovere una gestione agro-compatibile delle superfici agricole. Fra le diverse Sottomisure, quella dedicata all’agricoltura conservativa (214/i - Azione 1) tende a modificare il suolo attraverso percorsi in parte diversi da quelli dell’agrosistema convenzionale e più simili a quelli tipici degli ecosistemi naturali. Il mantenimento in superficie del residuo colturale e la preservazione del profilo del terreno che esclude la possibilità di eseguire anche un solo parziale interramento, genera dinamiche chimico-fisiche e soprattutto biologiche sul e nel suolo diverse rispetto alle altre Sottomisure dedicate per lo più a correttivi di una agricoltura più convenzionale. Un’approfondita analisi di questa sottomisura agro-ambientale del PSR ha rappresentato la principale attività di ricerca. In particolar modo, presso le principali aziende pilota di Veneto Agricoltura, si è eseguito un diretto controllo delle tematiche agronomico - colturali quali il monitoraggio delle fasi di emergenza delle colture di mais e soia con valutazione dei relativi danni da fitofagi e l'evoluzione del compattamento del terreno mediante analisi penetrometrica. Inoltre, a supporto delle attività di campo è stata eseguita un'attività di monitoraggio aziendale condotta presso otto aziende agricole aderenti alla misura situate nelle provincie di Rovigo, Treviso e Venezia al fine di valutare l’influenza della misura 214/i - Azione 1 da un punto di vista energetico e del bilancio del carbonio. Le due attività , tra loro sinergiche, affiancate dall’utilizzo del modello previsionale SALUS ha permesso di valutare in termini produttivi ed energetici la sostenibilità applicativa della misura nel medio periodo fino al 2015 e nel lungo periodo fino al 2025.
Potenzialità e prospettive dell' Agricoltura Conservativa nel territorio Veneto
PEZZUOLO, ANDREA
2014
Abstract
I processi di degrado dei suoli agricoli sono oramai noti e diffusi a livello mondiale. Tra le principali cause, un peso rilevante è assunto dalle pratiche di lavorazione del terreno che ne compromettono le peculiarità e li espongono maggiormente a perdite di fertilità . Negli anni, infatti, l’utilizzo intensivo di tecniche con inversione degli strati ha portato a importanti degradazioni della struttura, inducendo a un generale peggioramento della capacità di infiltrazione, fenomeni di intenso compattamento e a una riduzione del tenore di sostanza organica con forti ripercussioni sull'attività biologica e microbiologica. Alla luce di queste considerazioni, fortemente supportate sia dalle Politiche Agricole Europee che dal mondo scientifico, la Regione Veneto è stata la prima realtà italiana a predisporre nell' ambito del suo Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 una specifica misura (214/i) per promuovere una gestione agro-compatibile delle superfici agricole. Fra le diverse Sottomisure, quella dedicata all’agricoltura conservativa (214/i - Azione 1) tende a modificare il suolo attraverso percorsi in parte diversi da quelli dell’agrosistema convenzionale e più simili a quelli tipici degli ecosistemi naturali. Il mantenimento in superficie del residuo colturale e la preservazione del profilo del terreno che esclude la possibilità di eseguire anche un solo parziale interramento, genera dinamiche chimico-fisiche e soprattutto biologiche sul e nel suolo diverse rispetto alle altre Sottomisure dedicate per lo più a correttivi di una agricoltura più convenzionale. Un’approfondita analisi di questa sottomisura agro-ambientale del PSR ha rappresentato la principale attività di ricerca. In particolar modo, presso le principali aziende pilota di Veneto Agricoltura, si è eseguito un diretto controllo delle tematiche agronomico - colturali quali il monitoraggio delle fasi di emergenza delle colture di mais e soia con valutazione dei relativi danni da fitofagi e l'evoluzione del compattamento del terreno mediante analisi penetrometrica. Inoltre, a supporto delle attività di campo è stata eseguita un'attività di monitoraggio aziendale condotta presso otto aziende agricole aderenti alla misura situate nelle provincie di Rovigo, Treviso e Venezia al fine di valutare l’influenza della misura 214/i - Azione 1 da un punto di vista energetico e del bilancio del carbonio. Le due attività , tra loro sinergiche, affiancate dall’utilizzo del modello previsionale SALUS ha permesso di valutare in termini produttivi ed energetici la sostenibilità applicativa della misura nel medio periodo fino al 2015 e nel lungo periodo fino al 2025.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Pezzuolo_Andrea_TESI.pdf
Open Access dal 01/01/2023
Dimensione
6.01 MB
Formato
Adobe PDF
|
6.01 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/98270
URN:NBN:IT:UNIPD-98270