Nonostante la varietà di tecniche sviluppatesi nel corso di questi ultimi anni, sono ancora molte le limitazioni imposte per la chirurgia mininvasiva della tiroide. Il primo punto riguarda senz’altro la selezione dei pazienti. È parere unanime che non tutte le patologie tiroidee di interesse chirurgico possano essere trattate con un approccio mininvasivo. Risultano eleggibili per tale metodica soprattutto le tireopatie uni- o pluri-nodulari, con volume ghiandolare stimato preoperatoriamente da 25 a 50 ml (per questi ultimi si rende necessario l’ampliamento dell’incisione chirurgica a 35 mm). I tumori possono essere trattati solamente se di piccola dimensione (2 cm al massimo), di istotipo differenziato e senza coinvolgimento linfonodale. Criteri di esclusione sono rappresentati soprattutto dalle dimensioni inadeguate della lesione o della ghiandola in toto, dai pazienti precedentemente trattati chirurgicamente o con terapia radiante sul collo e soprattutto dai pazienti nei quali è preoperatoriamente dimostrato il coinvolgimento linfonodale o dei tessuti extra-tiroidei in caso di patologie maligne.
Tiroidectomia totale mininvasiva
MAIUOLO, AMELIA
2013
Abstract
Nonostante la varietà di tecniche sviluppatesi nel corso di questi ultimi anni, sono ancora molte le limitazioni imposte per la chirurgia mininvasiva della tiroide. Il primo punto riguarda senz’altro la selezione dei pazienti. È parere unanime che non tutte le patologie tiroidee di interesse chirurgico possano essere trattate con un approccio mininvasivo. Risultano eleggibili per tale metodica soprattutto le tireopatie uni- o pluri-nodulari, con volume ghiandolare stimato preoperatoriamente da 25 a 50 ml (per questi ultimi si rende necessario l’ampliamento dell’incisione chirurgica a 35 mm). I tumori possono essere trattati solamente se di piccola dimensione (2 cm al massimo), di istotipo differenziato e senza coinvolgimento linfonodale. Criteri di esclusione sono rappresentati soprattutto dalle dimensioni inadeguate della lesione o della ghiandola in toto, dai pazienti precedentemente trattati chirurgicamente o con terapia radiante sul collo e soprattutto dai pazienti nei quali è preoperatoriamente dimostrato il coinvolgimento linfonodale o dei tessuti extra-tiroidei in caso di patologie maligne.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/98335
URN:NBN:IT:UNIROMA1-98335