Il trattamento radio-chemioterapico rappresenta il trattamento standard nelle Neoplasie Polmonari non a piccole cellule (NSCLC), in fase localmente avanzata (IIIA-IIIB). Al fine di garantire un maggior controllo locale, dovrebbe essere praticata una dose escalation per erogare dosi radioterapiche più elevate, pur contenendo allo stesso tempo l’insorgenza di effetti collaterali quali polmoniti attiniche e complicanze esofagee. L’utilizzo di tecniche ad intensità modulata (IMRT), migliora il profilo di tossicità consentendo una migliore copertura del target riducendo la dose ai tessuti sani soprattutto quando i bersagli da irradiare, hanno una forma complessa o sono in prossimità di strutture critiche. Nella valutazione della tossicità polmonare da radioterapia, la tomografia ad emissione di fotoni (SPECT), ha assunto un ruolo rilevante in quanto consente di ottenere informazioni sulla funzionalità delle sotto-unità polmonari; utilizzando macro-aggregati di albumina marcata con 99mTc, infatti, è possibile ottenere un quadro di perfusione dei tessuti polmonari. L’utilizzo di tale metodica, consente di acquisire dati tridimensionali sulla funzione polmonare aggiungendo preziose informazioni per una pianificazione del trattamento personalizzato. I dati preliminari di questo studio, hanno dimostrato come la modulazione RT basata sui dati di perfusione SPECT polmonare, era fattibile e portava ad una riduzione dell’irradiazione polmonare rispetto alla pianificazione RT convenzionale.
Neoplasie polmonari in fase localmente avanzata (NSCLC): previsione di tossicità e relativa esecuzione con trattamento radiochemioterapico frazionato/IMRT mediante utilizzo di immagini SPECT/TC con modifica personalizzata dei limiti di dose
IACOBELLI, SILVIA
2020
Abstract
Il trattamento radio-chemioterapico rappresenta il trattamento standard nelle Neoplasie Polmonari non a piccole cellule (NSCLC), in fase localmente avanzata (IIIA-IIIB). Al fine di garantire un maggior controllo locale, dovrebbe essere praticata una dose escalation per erogare dosi radioterapiche più elevate, pur contenendo allo stesso tempo l’insorgenza di effetti collaterali quali polmoniti attiniche e complicanze esofagee. L’utilizzo di tecniche ad intensità modulata (IMRT), migliora il profilo di tossicità consentendo una migliore copertura del target riducendo la dose ai tessuti sani soprattutto quando i bersagli da irradiare, hanno una forma complessa o sono in prossimità di strutture critiche. Nella valutazione della tossicità polmonare da radioterapia, la tomografia ad emissione di fotoni (SPECT), ha assunto un ruolo rilevante in quanto consente di ottenere informazioni sulla funzionalità delle sotto-unità polmonari; utilizzando macro-aggregati di albumina marcata con 99mTc, infatti, è possibile ottenere un quadro di perfusione dei tessuti polmonari. L’utilizzo di tale metodica, consente di acquisire dati tridimensionali sulla funzione polmonare aggiungendo preziose informazioni per una pianificazione del trattamento personalizzato. I dati preliminari di questo studio, hanno dimostrato come la modulazione RT basata sui dati di perfusione SPECT polmonare, era fattibile e portava ad una riduzione dell’irradiazione polmonare rispetto alla pianificazione RT convenzionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/98815
URN:NBN:IT:UNIROMA1-98815