La ricerca indaga la relazione fra tempo sociale e tempo individuale in ambito accademico. L’obiettivo principale consiste nella definizione del concetto di “paradigma temporale”, la cui forma operativa può essere utilizzata in strategie di ricerca standard. In tal modo, dalle risposte dei 1056 docenti e ricercatori universitari coinvolti, si individua una tipologia che descrive le diverse modalità con cui essi percepiscono e gestiscono il tempo, privato e lavorativo. Al tema dell’esplorazione delle diverse concezioni del tempo si affianca l’analisi della relazione con le tre dimensioni del presente, del passato e del futuro, oltre ad una riflessione ad hoc sul tema dei ritmi quotidiani. L’indagine intende inoltre accostare all’analisi specifica del tempo di lavoro un approfondimento sul tempo di vita nel suo complesso. In generale, emerge l’esistenza di una forte pressione temporale, che se da un lato valorizza la produttività, la velocità d’esecuzione e il multitasking, dall’altro ostacola la riflessività e il pensiero lento, elementi cruciali a difesa della qualità della ricerca scientifica.
La falce e la clessidra. Il lavoro intellettuale nella morsa del tempo
BARBANERA, LORENZO
2020
Abstract
La ricerca indaga la relazione fra tempo sociale e tempo individuale in ambito accademico. L’obiettivo principale consiste nella definizione del concetto di “paradigma temporale”, la cui forma operativa può essere utilizzata in strategie di ricerca standard. In tal modo, dalle risposte dei 1056 docenti e ricercatori universitari coinvolti, si individua una tipologia che descrive le diverse modalità con cui essi percepiscono e gestiscono il tempo, privato e lavorativo. Al tema dell’esplorazione delle diverse concezioni del tempo si affianca l’analisi della relazione con le tre dimensioni del presente, del passato e del futuro, oltre ad una riflessione ad hoc sul tema dei ritmi quotidiani. L’indagine intende inoltre accostare all’analisi specifica del tempo di lavoro un approfondimento sul tempo di vita nel suo complesso. In generale, emerge l’esistenza di una forte pressione temporale, che se da un lato valorizza la produttività, la velocità d’esecuzione e il multitasking, dall’altro ostacola la riflessività e il pensiero lento, elementi cruciali a difesa della qualità della ricerca scientifica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/98848
URN:NBN:IT:UNIROMA1-98848