La letteratura internazionale evidenzia come diverse dimensioni psicologiche possono influenzare l’esito delle tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), rendendo necessario individuare metodi efficaci nella gestione dello stress e delle emozioni connessi all’esperienza. La tecnica della scrittura espressiva di Pennebaker, che sottolinea l'importanza dello scrivere di emozioni e vissuti legati ad un evento difficile, ha mostrato effetti positivi sulla salute psicofisica in diversi contesti di applicazione. L’obiettivo principale dello studio è quello di verificarne l’efficacia nello specifico contesto della PMA nei termini di: diminuzione dei punteggi di alessitimia e di disagio psicofisico, maggiore percentuale di esiti positivi delle procedure di PMA. Inoltre, sono state indagate eventuali differenze negli esiti delle tecniche di PMA tra i partecipanti alla ricerca e i pazienti che hanno rifiutato di parteciparvi parte. Il campione reclutato (n=118; donne=79; uomini=39) è stato suddiviso tramite randomizzazione a coppie in: gruppo sperimentale, in cui le donne hanno scritto per tre volte delle emozioni connesse all’esperienza che stavano affrontando, e gruppo di controllo, in cui le donne non hanno scritto. Uomini e donne di entrambi i gruppi hanno compilato TAS-20 ed SCL-90-R. Nel gruppo sperimentale di donne i risultati mostrano una diminuzione significativa dei punteggi di Ideazione Paranoide del test SCL-90-R (p=.04) e dei punteggi di Difficoltà ad Identificare le Emozioni della TAS-20 (p=.01). Si riporta, inoltre, una diminuzione significativa dei punteggi di Pensiero Orientato all’Esterno (p=.001) e dei punteggi totali della TAS-20 (p=.03) nei partner delle donne sottoposte alla scrittura espressiva. Nel gruppo sperimentale il numero di esiti positivi delle tecniche di PMA è risultato essere doppio di quello ottenuto dal gruppo di controllo, 10 successi contro 5; tuttavia, la differenza non raggiunge la significatività statistica (p=.13). Emerge, invece, una differenza significativa tra il numero di successi delle tecniche di PMA riportati dal “gruppo partecipanti alla ricerca”, pari a 15, e quello riportato dal “gruppo rifiuto alla ricerca” pari a 0 (p=.04). In conclusione, i risultati sembrano suggerire l’utilità della scrittura espressiva secondo Pennebaker nel promuovere le competenze emotive ed il benessere psicofisico nel contesto della PMA. Non si riportato risultati significativi rispetto all’efficacia nel favorire il successo della PMA, probabilmente a causa della modesta ampiezza del campione. Ulteriori indagini saranno utili a confermare questi risultati preliminari.
La scrittura espressiva secondo Pennebaker nella procreazione medicalmente assistita: studio empirico su 118 soggetti
RENZI, ALESSIA
2016
Abstract
La letteratura internazionale evidenzia come diverse dimensioni psicologiche possono influenzare l’esito delle tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), rendendo necessario individuare metodi efficaci nella gestione dello stress e delle emozioni connessi all’esperienza. La tecnica della scrittura espressiva di Pennebaker, che sottolinea l'importanza dello scrivere di emozioni e vissuti legati ad un evento difficile, ha mostrato effetti positivi sulla salute psicofisica in diversi contesti di applicazione. L’obiettivo principale dello studio è quello di verificarne l’efficacia nello specifico contesto della PMA nei termini di: diminuzione dei punteggi di alessitimia e di disagio psicofisico, maggiore percentuale di esiti positivi delle procedure di PMA. Inoltre, sono state indagate eventuali differenze negli esiti delle tecniche di PMA tra i partecipanti alla ricerca e i pazienti che hanno rifiutato di parteciparvi parte. Il campione reclutato (n=118; donne=79; uomini=39) è stato suddiviso tramite randomizzazione a coppie in: gruppo sperimentale, in cui le donne hanno scritto per tre volte delle emozioni connesse all’esperienza che stavano affrontando, e gruppo di controllo, in cui le donne non hanno scritto. Uomini e donne di entrambi i gruppi hanno compilato TAS-20 ed SCL-90-R. Nel gruppo sperimentale di donne i risultati mostrano una diminuzione significativa dei punteggi di Ideazione Paranoide del test SCL-90-R (p=.04) e dei punteggi di Difficoltà ad Identificare le Emozioni della TAS-20 (p=.01). Si riporta, inoltre, una diminuzione significativa dei punteggi di Pensiero Orientato all’Esterno (p=.001) e dei punteggi totali della TAS-20 (p=.03) nei partner delle donne sottoposte alla scrittura espressiva. Nel gruppo sperimentale il numero di esiti positivi delle tecniche di PMA è risultato essere doppio di quello ottenuto dal gruppo di controllo, 10 successi contro 5; tuttavia, la differenza non raggiunge la significatività statistica (p=.13). Emerge, invece, una differenza significativa tra il numero di successi delle tecniche di PMA riportati dal “gruppo partecipanti alla ricerca”, pari a 15, e quello riportato dal “gruppo rifiuto alla ricerca” pari a 0 (p=.04). In conclusione, i risultati sembrano suggerire l’utilità della scrittura espressiva secondo Pennebaker nel promuovere le competenze emotive ed il benessere psicofisico nel contesto della PMA. Non si riportato risultati significativi rispetto all’efficacia nel favorire il successo della PMA, probabilmente a causa della modesta ampiezza del campione. Ulteriori indagini saranno utili a confermare questi risultati preliminari.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/99132
URN:NBN:IT:UNIROMA1-99132