La tesi ha per oggetto la figura del ‘delitto tentato nel sistema dei reati di pericolo’ e approfondisco perciò particolarmente l’analisi dell'elemento della 'idoneità' degli atti quale espressione del principio di offensività. I primi due capitoli sono dedicati all’esame della dottrina in materia, cercando al contempo di ricostruire il significato delle due formule della 'univocità' e 'idoneità' degli atti, sempre con speciale attenzione al principio di offensività. A partire dal terzo capitolo la tesi si sviluppa nella più ampia prospettiva della categoria dei reati di pericolo, assumendo peculiare rilievo la distinzione tra i reati di 'pericolo astratto o presunto’ oppure ‘concreto o effettivo’ anche alla luce di una ampia ricerca sulla dottrina e nella giurisprudenza. È nel capitolo terzo che si invia ad approfondire il nucleo essenziale della mia ricerca, tentando di chiarire quale forma di pericolo configuri la 'idoneità' degli atti, e perciò quale tipo di reato di pericolo rappresenti il delitto tentato. Dal capitolo quinto vengono studiati i criteri di accertamento della ‘idoneità’ degli atti e della 'contestualizzazione degli eventi’ con particolare riferimento all'ambito dei reati di disastro e in parte anche dei reati in materia di stupefacenti. Proprio questi ultimi settori di disciplina rappresentano un punto di approfondimento importante nella mia tesi, a seguito di un'ampia ricerca giurisprudenziale da cui si ricava una posizione 'innovativa' da parte dei giudici della Corte di Cassazione, sicché sembrerebbe emergere un nuovo orientamento sull'accertamento del 'pericolo astratto o presunto', mettendo in parte in discussione quello che era l'orientamento maggioritario fino a dieci anni fa. Nei paragrafi conclusivi si analizzano le prospettive di riforma della figura di delitto tentato attraverso i progetti ministeriali succedutisi negli anni.
Il delitto tentato nel sistema dei reati di pericolo
WOHLER, VIOLA
2022
Abstract
La tesi ha per oggetto la figura del ‘delitto tentato nel sistema dei reati di pericolo’ e approfondisco perciò particolarmente l’analisi dell'elemento della 'idoneità' degli atti quale espressione del principio di offensività. I primi due capitoli sono dedicati all’esame della dottrina in materia, cercando al contempo di ricostruire il significato delle due formule della 'univocità' e 'idoneità' degli atti, sempre con speciale attenzione al principio di offensività. A partire dal terzo capitolo la tesi si sviluppa nella più ampia prospettiva della categoria dei reati di pericolo, assumendo peculiare rilievo la distinzione tra i reati di 'pericolo astratto o presunto’ oppure ‘concreto o effettivo’ anche alla luce di una ampia ricerca sulla dottrina e nella giurisprudenza. È nel capitolo terzo che si invia ad approfondire il nucleo essenziale della mia ricerca, tentando di chiarire quale forma di pericolo configuri la 'idoneità' degli atti, e perciò quale tipo di reato di pericolo rappresenti il delitto tentato. Dal capitolo quinto vengono studiati i criteri di accertamento della ‘idoneità’ degli atti e della 'contestualizzazione degli eventi’ con particolare riferimento all'ambito dei reati di disastro e in parte anche dei reati in materia di stupefacenti. Proprio questi ultimi settori di disciplina rappresentano un punto di approfondimento importante nella mia tesi, a seguito di un'ampia ricerca giurisprudenziale da cui si ricava una posizione 'innovativa' da parte dei giudici della Corte di Cassazione, sicché sembrerebbe emergere un nuovo orientamento sull'accertamento del 'pericolo astratto o presunto', mettendo in parte in discussione quello che era l'orientamento maggioritario fino a dieci anni fa. Nei paragrafi conclusivi si analizzano le prospettive di riforma della figura di delitto tentato attraverso i progetti ministeriali succedutisi negli anni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/99305
URN:NBN:IT:UNIROMA1-99305