L’entropia nello spazio tridimensionale virtuale sembra inarrestabile. La creazione dei “cloni digitali” pare essere l’unica precauzione efficace per assicurare che rimanga traccia del mondo reale, così come noi lo conosciamo, anche in futuro. Di fronte questa prospettiva pare evidente la necessità di comporre sistemi di gestione dei dati che diano l’ordine della produzione esistente e che ne assicurino l’intellegibilità futura. La ricerca qui presentata investe l’ambito della rappresentazione del patrimonio culturale costruito indagando le possibilità di interazione tra dati eterogenei nel dominio del modello digitale. Questo approccio si affida ad un principio di complementarità dei processi di conoscenza finalizzato alla convergenza, in ambiente virtuale, dei diversi ambiti di indagine coinvolti. Le tematiche fondanti affrontate riguardano da una parte, le procedure d’integrazione di dati eterogenei nello spazio virtuale tridimensionale e dall’altra, le diverse possibilità di organizzazione di questi stessi dati in un sistema informativo dotato di una struttura logica condivisa. Lo studio si articola ripercorrendo ed analizzando le fasi distintive delle operazioni informatiche necessarie a produrre conoscenza: l’input, ossia il dato di partenza, la materia prima; l’elaborazione, ossia il processo di trasformazione della configurazione iniziale; e l’output, inteso come prodotto, come fase informativa. Questa impostazione viene declinata rispetto a due diverse tipologie di sistemi informativi, il primo, è quello legato alla discretizzazione numerica della realtà e si avvale di modelli numerici, l’altro, invece, interpreta la realtà mediante i modelli continui di rappresentazione. I due approcci agiscono su campi di applicazione con più punti di intersezione, l’interferenza tra i due sistemi contribuisce significativamente alla produzione di un unico strumento conoscitivo che porti con sé non solo la traccia dell’intero ciclo di vita del bene architettonico, ma anche la testimonianza di tutto l’iter conoscitivo ad esso connesso. Con questo scopo, la ricerca parte dall’analisi dei diversi modi di comporre il modello di architettura per valutarne le affinità e la compatibilità. La ricerca qui presentata intende valutare le potenzialità delle varie modalità d’integrazione attualmente in uso e di sviluppare un approccio di sistematizzazione dei dati integrati in modelli conoscitivi avanzati. Rispetto a questi panorami speculativi, lo studio affronta i sistemi informativi sviluppati nell’ambito della modellazione numerica: le strategie di segmentazione e classificazione, di manipolazione spaziale di dati eterogenei e gli strumenti di organizzazione semantica dei dati. Dall’altra parte, il tema d’indagine tocca l’ambito dell’HBIM, della costruzione di modelli parametrici relazionali semanticamente strutturati.
Dal dato all’informazione. Integrazioni ed evoluzioni del modello digitale
GRIFFO, MARIKA
2020
Abstract
L’entropia nello spazio tridimensionale virtuale sembra inarrestabile. La creazione dei “cloni digitali” pare essere l’unica precauzione efficace per assicurare che rimanga traccia del mondo reale, così come noi lo conosciamo, anche in futuro. Di fronte questa prospettiva pare evidente la necessità di comporre sistemi di gestione dei dati che diano l’ordine della produzione esistente e che ne assicurino l’intellegibilità futura. La ricerca qui presentata investe l’ambito della rappresentazione del patrimonio culturale costruito indagando le possibilità di interazione tra dati eterogenei nel dominio del modello digitale. Questo approccio si affida ad un principio di complementarità dei processi di conoscenza finalizzato alla convergenza, in ambiente virtuale, dei diversi ambiti di indagine coinvolti. Le tematiche fondanti affrontate riguardano da una parte, le procedure d’integrazione di dati eterogenei nello spazio virtuale tridimensionale e dall’altra, le diverse possibilità di organizzazione di questi stessi dati in un sistema informativo dotato di una struttura logica condivisa. Lo studio si articola ripercorrendo ed analizzando le fasi distintive delle operazioni informatiche necessarie a produrre conoscenza: l’input, ossia il dato di partenza, la materia prima; l’elaborazione, ossia il processo di trasformazione della configurazione iniziale; e l’output, inteso come prodotto, come fase informativa. Questa impostazione viene declinata rispetto a due diverse tipologie di sistemi informativi, il primo, è quello legato alla discretizzazione numerica della realtà e si avvale di modelli numerici, l’altro, invece, interpreta la realtà mediante i modelli continui di rappresentazione. I due approcci agiscono su campi di applicazione con più punti di intersezione, l’interferenza tra i due sistemi contribuisce significativamente alla produzione di un unico strumento conoscitivo che porti con sé non solo la traccia dell’intero ciclo di vita del bene architettonico, ma anche la testimonianza di tutto l’iter conoscitivo ad esso connesso. Con questo scopo, la ricerca parte dall’analisi dei diversi modi di comporre il modello di architettura per valutarne le affinità e la compatibilità. La ricerca qui presentata intende valutare le potenzialità delle varie modalità d’integrazione attualmente in uso e di sviluppare un approccio di sistematizzazione dei dati integrati in modelli conoscitivi avanzati. Rispetto a questi panorami speculativi, lo studio affronta i sistemi informativi sviluppati nell’ambito della modellazione numerica: le strategie di segmentazione e classificazione, di manipolazione spaziale di dati eterogenei e gli strumenti di organizzazione semantica dei dati. Dall’altra parte, il tema d’indagine tocca l’ambito dell’HBIM, della costruzione di modelli parametrici relazionali semanticamente strutturati.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/99476
URN:NBN:IT:UNIROMA1-99476