L’obiettivo della tesi è indagare le ricadute spaziali del fenomeno migratorio contemporaneo nella la dimensione del Campo profughi evidenziandone le storture e i paradossi, facendo emergere come la loro messa in discussione rappresenti uno degli impulsi più forti per ragionare sul tema - sempre più emergente - della produzione di spazio per l’impermanenza e di come questo carattere stia assumendo rilievo non solo in ambito teorico e della ricerca, ma come costituisca un aspetto non marginale nel progetto anche nella città contemporanea. maggiore interessamento e coinvolgimento degli architetti nella questione relativa alla gestione spaziale del fenomeno dei flussi migratori e porre la questione del fenomeno della diffusione della pratica dell'encampment come questione disciplinare, ancorché estrema, della ricerca e della prassi architettonica; dall'altro, l'obiettivo è di mettere in luce alcune nuove parole operative per il progetto di architettura che sappia affrontare il problema della rappresentazione spaziale e della sua costruzione quando essa rappresenta l’incognita in un’equazione in cui il Tempo è l’unica variabile nota.

Architettura dell'impermanenza. Oltre il campo profughi: nuove strategie per il progetto per il displacement

FICCADENTI, FIAMMA
2020

Abstract

L’obiettivo della tesi è indagare le ricadute spaziali del fenomeno migratorio contemporaneo nella la dimensione del Campo profughi evidenziandone le storture e i paradossi, facendo emergere come la loro messa in discussione rappresenti uno degli impulsi più forti per ragionare sul tema - sempre più emergente - della produzione di spazio per l’impermanenza e di come questo carattere stia assumendo rilievo non solo in ambito teorico e della ricerca, ma come costituisca un aspetto non marginale nel progetto anche nella città contemporanea. maggiore interessamento e coinvolgimento degli architetti nella questione relativa alla gestione spaziale del fenomeno dei flussi migratori e porre la questione del fenomeno della diffusione della pratica dell'encampment come questione disciplinare, ancorché estrema, della ricerca e della prassi architettonica; dall'altro, l'obiettivo è di mettere in luce alcune nuove parole operative per il progetto di architettura che sappia affrontare il problema della rappresentazione spaziale e della sua costruzione quando essa rappresenta l’incognita in un’equazione in cui il Tempo è l’unica variabile nota.
27-feb-2020
Italiano
campo profughi; displacement; architettura; progetto
MANDOLESI, Domizia
BELIBANI, Rosalba
ROSSI, Piero Ostilio
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/99580
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-99580