Questa ricerca approfondisce il panorama cinematografico di genere supereroico per esaminare le rappresentazioni delle donne proposte agli spettatori. La scelta di questo oggetto di studio deriva dalla crescente importanza delle protagoniste femminili negli ultimi anni, lo studio esplora la natura di queste rappresentazioni e la loro ricezione tra il pubblico. • RQ1: Che tipo di immagini vengono proposte allo spettatore • RQ2: In che modo queste vengano recepite Il disegno della ricerca è stato, conseguenzialmente, suddiviso in metodologie qualitative e quantitative: ci si è concentrati da un lato sull’analisi narratologica delle figure dell’immaginario, dall’altro sull’integrazione tra le tecniche del questionario e del focus group. In riferimento alla RQ1, utilizzando un approccio multidisciplinare, si sono rintracciate le rappresentazioni femminili proposte da uno specifico arco narrativo. L'indagine, di conseguenza, è stata settorializzata sull'Universo Cinematografico Marvel, considerando il suo ruolo centrale nell'industria mediale nato dall’attivazione di un vero e proprio long-storytelling (Jenkins, 2007; 2009; 2010; 2013). La ricerca è partita restringendo ulteriormente il suo focus su un personaggio specifico: Wanda Maximoff. Attraverso l'analisi dell'immaginario (Brancato, 2000; Leonzi, 2009a; Tarzia, Ilardi; 2015; Biondi, 2017) e della sociologia del prodotto culturale (Wolf, 1979; 1985; 1992; Griswold, 1997; Livingstone,1998; Colombo F., 2001; Silverstone, 2002), sono state costruite delle matrici per l’analisi del contenuto audiovisivo. Ciò ha permesso una ricostruzione dell’interno suo percorso evolutivo evidenziandone i diversi archetipi narrativi con cui poter individuare il suo viaggio dell’eroina. I risultati emersi sono decisamente incoraggianti rispetto alla possibilità di un approfondimento della caratterizzazione femminile. Sebbene la presenza di queste protagoniste sia in ascesa il loro allontanarsi dagli stereotipi, che hanno connotato le rappresentazioni femminili nell’industria mediale, può essere definito come ancora insufficiente. Emergono diverse problematiche affiancabili al percorso evolutivo di Wanda, come: l’isteria, la maternità e lo scontro tra diverse femminilità. Questi elementi sono stati posti come base in riferimento a RQ2. Lo strumento di indagine scelto è stato quella della web survey. Il questionario è stato costruito col fine di tracciare la conoscenza generale posseduta dai soggetti sui prodotti appartenenti all’MCU e per poter rintracciare, attraverso una scala valoriale, una primaria percezione della caratterizzazione di Wanda. Successivamente, per approfondire tali aspetti, sono stati selezionati alcuni partecipanti per due mini-focus group. Ciò ha messo in luce quanto già rintracciato con l’analisi dell’audiovisivo, ovvero: le donne sono trattate ancora come oggetti speciali e il pubblico tende a definire i personaggi femminili come “forti” piuttosto che con altre caratteristiche. Tirando le somme, appare evidente come: Wanda Maximoff sia considerata una martire, vittima degli eventi, sensuale e carnefice allo stesso tempo. Non si riesce, quindi, a liberare dal ruolo che principalmente le donne sono state richiamate a coprire nelle diverse narrazioni. In questo modo, è la fanciulla innocente da dover salvare, ma anche la strega cattiva da cui si deve esser salvati. Diviene l’amante amorevole che, però, è costretta ad uccidere l’uomo che ama. Infine, ricopre persino il ruolo di madre, ma l’ossessione nata dall’aver perso i figli la rende la matrigna che esercita il controllo. Tutti archetipi narrativi che non mostrano un reale sviluppo narrativo riguardante il viaggio dell’eroina, certo ne vengono toccati alcuni punti; ma restano in ogni caso relegati alle figure maschili che le ruotano intorno. Ciò spinge ad un ulteriore riflessione sull’importanza di far in modo che le eroine abbiano il loro viaggio e non siano, di conseguenza, solo mete da dover raggiungere o oggetti da dover conquistare o sconfiggere.
La percezione del pubblico italiano sulle rappresentazioni femminili nei prodotti audiovisivi di genere supereroico: Wanda Maximoff tra sessualizzazione e mutamento sociale
PICONE, AIDA
2024
Abstract
Questa ricerca approfondisce il panorama cinematografico di genere supereroico per esaminare le rappresentazioni delle donne proposte agli spettatori. La scelta di questo oggetto di studio deriva dalla crescente importanza delle protagoniste femminili negli ultimi anni, lo studio esplora la natura di queste rappresentazioni e la loro ricezione tra il pubblico. • RQ1: Che tipo di immagini vengono proposte allo spettatore • RQ2: In che modo queste vengano recepite Il disegno della ricerca è stato, conseguenzialmente, suddiviso in metodologie qualitative e quantitative: ci si è concentrati da un lato sull’analisi narratologica delle figure dell’immaginario, dall’altro sull’integrazione tra le tecniche del questionario e del focus group. In riferimento alla RQ1, utilizzando un approccio multidisciplinare, si sono rintracciate le rappresentazioni femminili proposte da uno specifico arco narrativo. L'indagine, di conseguenza, è stata settorializzata sull'Universo Cinematografico Marvel, considerando il suo ruolo centrale nell'industria mediale nato dall’attivazione di un vero e proprio long-storytelling (Jenkins, 2007; 2009; 2010; 2013). La ricerca è partita restringendo ulteriormente il suo focus su un personaggio specifico: Wanda Maximoff. Attraverso l'analisi dell'immaginario (Brancato, 2000; Leonzi, 2009a; Tarzia, Ilardi; 2015; Biondi, 2017) e della sociologia del prodotto culturale (Wolf, 1979; 1985; 1992; Griswold, 1997; Livingstone,1998; Colombo F., 2001; Silverstone, 2002), sono state costruite delle matrici per l’analisi del contenuto audiovisivo. Ciò ha permesso una ricostruzione dell’interno suo percorso evolutivo evidenziandone i diversi archetipi narrativi con cui poter individuare il suo viaggio dell’eroina. I risultati emersi sono decisamente incoraggianti rispetto alla possibilità di un approfondimento della caratterizzazione femminile. Sebbene la presenza di queste protagoniste sia in ascesa il loro allontanarsi dagli stereotipi, che hanno connotato le rappresentazioni femminili nell’industria mediale, può essere definito come ancora insufficiente. Emergono diverse problematiche affiancabili al percorso evolutivo di Wanda, come: l’isteria, la maternità e lo scontro tra diverse femminilità. Questi elementi sono stati posti come base in riferimento a RQ2. Lo strumento di indagine scelto è stato quella della web survey. Il questionario è stato costruito col fine di tracciare la conoscenza generale posseduta dai soggetti sui prodotti appartenenti all’MCU e per poter rintracciare, attraverso una scala valoriale, una primaria percezione della caratterizzazione di Wanda. Successivamente, per approfondire tali aspetti, sono stati selezionati alcuni partecipanti per due mini-focus group. Ciò ha messo in luce quanto già rintracciato con l’analisi dell’audiovisivo, ovvero: le donne sono trattate ancora come oggetti speciali e il pubblico tende a definire i personaggi femminili come “forti” piuttosto che con altre caratteristiche. Tirando le somme, appare evidente come: Wanda Maximoff sia considerata una martire, vittima degli eventi, sensuale e carnefice allo stesso tempo. Non si riesce, quindi, a liberare dal ruolo che principalmente le donne sono state richiamate a coprire nelle diverse narrazioni. In questo modo, è la fanciulla innocente da dover salvare, ma anche la strega cattiva da cui si deve esser salvati. Diviene l’amante amorevole che, però, è costretta ad uccidere l’uomo che ama. Infine, ricopre persino il ruolo di madre, ma l’ossessione nata dall’aver perso i figli la rende la matrigna che esercita il controllo. Tutti archetipi narrativi che non mostrano un reale sviluppo narrativo riguardante il viaggio dell’eroina, certo ne vengono toccati alcuni punti; ma restano in ogni caso relegati alle figure maschili che le ruotano intorno. Ciò spinge ad un ulteriore riflessione sull’importanza di far in modo che le eroine abbiano il loro viaggio e non siano, di conseguenza, solo mete da dover raggiungere o oggetti da dover conquistare o sconfiggere.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/99702
URN:NBN:IT:UNIROMA1-99702