Le specificità strutturali-funzionali delle piante, organismi sessili e privi di sistema nervoso, offrono l’opportunità di ripensare criticamente e ampliare gli orizzonti della ricerca sul tipo ed estensione dei processi e delle capacità cognitive presenti nel mondo vivente, potendo fornire, attraverso l’individuazione degli approcci epistemici più promettenti, una visione più approfondita e integrata della cognizione biologica, con particolare attenzione alle interazioni di tipo ecologico nello sviluppo inevitabilmente relazionale degli organismi. Lo scopo di questa tesi è avviare una riflessione interdisciplinare sul potenziale chiarimento e arricchimento, derivante dagli studi in corso sulle capacità delle piante, di alcune importanti questioni trattate, in particolare, negli studi sul comportamento, in scienze cognitive e in filosofia della mente. Impostando il lavoro su una ricostruzione storica degli argomenti, a cui segue una parte tratta dalla più recente letteratura scientifico-sperimentale sulle caratteristiche e abilità delle piante, e concludendo con una parte relativa alle implicazioni teoriche di questo tipo di studi in vari ambiti della ricerca filosofica, si vedrà in che termini e in che misura lo studio dei comportamenti vegetali, integrando e riproponendo le tradizionali domande in materia di cognizione, a partire da un diverso punto di partenza, possa originare nuovi interrogativi, aiutando ad approfondire e riformulare, forse anche rivoluzionare, alcune categorie abituali di analisi, reinterpretando, ad esempio, i concetti di percezione, azione, comportamento, memoria, apprendimento, attenzione, cognizione e mente.

Le implicazioni filosofiche della cognizione vegetale

BIANCHI, MARGHERITA
2024

Abstract

Le specificità strutturali-funzionali delle piante, organismi sessili e privi di sistema nervoso, offrono l’opportunità di ripensare criticamente e ampliare gli orizzonti della ricerca sul tipo ed estensione dei processi e delle capacità cognitive presenti nel mondo vivente, potendo fornire, attraverso l’individuazione degli approcci epistemici più promettenti, una visione più approfondita e integrata della cognizione biologica, con particolare attenzione alle interazioni di tipo ecologico nello sviluppo inevitabilmente relazionale degli organismi. Lo scopo di questa tesi è avviare una riflessione interdisciplinare sul potenziale chiarimento e arricchimento, derivante dagli studi in corso sulle capacità delle piante, di alcune importanti questioni trattate, in particolare, negli studi sul comportamento, in scienze cognitive e in filosofia della mente. Impostando il lavoro su una ricostruzione storica degli argomenti, a cui segue una parte tratta dalla più recente letteratura scientifico-sperimentale sulle caratteristiche e abilità delle piante, e concludendo con una parte relativa alle implicazioni teoriche di questo tipo di studi in vari ambiti della ricerca filosofica, si vedrà in che termini e in che misura lo studio dei comportamenti vegetali, integrando e riproponendo le tradizionali domande in materia di cognizione, a partire da un diverso punto di partenza, possa originare nuovi interrogativi, aiutando ad approfondire e riformulare, forse anche rivoluzionare, alcune categorie abituali di analisi, reinterpretando, ad esempio, i concetti di percezione, azione, comportamento, memoria, apprendimento, attenzione, cognizione e mente.
29-gen-2024
Italiano
POLLO, Simone Flaviano
DONATELLI, Piergiorgio
GAGLIASSO, Elena
DE PALO, MARINA
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/99824
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-99824