Questo studio analizza i disaccordi che emergono nei momenti di presa di decisione sia in un contesto virtuale (una simulazione web sperimentale), sia in un contesto quotidiano (un gruppo di ricerca universitario). La prospettiva adottata fa riferimento alla teoria dell'azione situata. Ci si è focalizzati sui disaccordi poiché essi sono dei momenti critici per entrambi i contesti studiati: interagiscono infatti con delle dimensioni fondamentali dei processi in atto, quali la gestione del tempo e degli obiettivi dei partecipanti. Gli scopi più specifici di questo studio sono: (1) analizzare come i partecipanti alla ricerca, nei due diversi contesti, gestiscono i momenti di disaccordo; (2) evidenziare gli apporti teorici e metodologici che la teoria dell'azione situata può fornire per lo studio dei disaccordi in questi due contesti tra loro molto diversi. Il primo contesto oggetto di studio è una simulazione web attraverso cui era richiesto ai partecipanti di scegliere una casa da prendere in affitto. La simulazione è stata sviluppata in quattro fasi che hanno coinvolto 306 partecipanti: uno studio preliminare, due validazioni e uno studio con partecipanti singoli, il quale ha permesso di verificare eventuali differenze di genere nella scelta della casa. Successivamente a queste fasi è stato effettuato uno studio con coppie di partecipanti (N=87), in maniera tale da approfondire i momenti di disaccordo eventualmente emersi. Il secondo contesto oggetto di studio è un gruppo di ricerca interdisciplinare il cui scopo era studiare l'accesso e la comunicazione dei cittadini migranti a due sportelli comunali. Sono state video/audio registrate tutte le riunioni del gruppo di ricerca che hanno avuto luogo tra dicembre 2007 e maggio 2008. Il corpus totale di questo studio è costituito da 10 ore e 50 minuti di registrazioni video per quanto riguarda la simulazione, a cui si aggiungono 9 ore e 30 minuti di video o audio registrazioni per quanto riguarda il gruppo di ricerca. Le registrazioni sono state analizzate mediante analisi della conversazione, che è stata integrata con note di campo, analisi di documenti e interviste ai partecipanti. L'analisi permette di mostrare che ci sono alcuni aspetti comuni ai due contesti studiati, ma anche delle importanti differenze. In entrambi i contesti una ri-strutturazione discorsiva di una questione controversa ha consentito ai partecipanti di risolvere un momento di disaccordo: ciò suggerisce che le prese di decisione possano essere considerate un processo di sense making, piuttosto che una scelta razionale tra diverse alternative. Un'altra caratteristica comune che è stata riscontrata è l'utilizzo, nella risoluzione dei disaccordi, di micro strategie discorsive analizzate nell'ambito dell'analisi della conversazione: anticipatory completions e quotations (riscontrate in entrambi i contesti), extreme case formulations, challenging questions, format tying. Sono state riscontrate, tuttavia, anche delle differenze tra i due contesti, le quali suggeriscono importanti considerazioni metodologiche. Alcuni momenti di interazione (in particolare all'interno del gruppo di ricerca) non potevano essere compresi tenendo conto soltanto degli aspetti esplicitati dai partecipanti nell'interazione: è stato necessario prendere in considerazione diversi aspetti contestuali e istituzionali condivisi solo implicitamente tra i partecipanti. Si è visto inoltre che, anche se alcuni momenti di interazione potevano essere spiegati mediante l'analisi della conversazione, l'integrazione di tale spiegazione con i risultati dell'etnografia, ha permesso di effettuare un'analisi molto più accurata e differente da quella conversazionale. Complessivamente l'analisi suggerisce che una simulazione consente lo studio dei processi decisionali secondo una prospettiva situata, tuttavia lo studio all'interno del gruppo di ricerca suggerisce anche che tale analisi dovrebbe essere contestualizzata mediante l'etnografia, in modo da comprendere meglio come tali processi si svolgano nei contesti quotidiani (che presentano una maggiore complessità rispetto alle simulazioni).

Disagreements in Situated Decision Making: From Virtual to Everyday

SORU, DORIAN
2009

Abstract

Questo studio analizza i disaccordi che emergono nei momenti di presa di decisione sia in un contesto virtuale (una simulazione web sperimentale), sia in un contesto quotidiano (un gruppo di ricerca universitario). La prospettiva adottata fa riferimento alla teoria dell'azione situata. Ci si è focalizzati sui disaccordi poiché essi sono dei momenti critici per entrambi i contesti studiati: interagiscono infatti con delle dimensioni fondamentali dei processi in atto, quali la gestione del tempo e degli obiettivi dei partecipanti. Gli scopi più specifici di questo studio sono: (1) analizzare come i partecipanti alla ricerca, nei due diversi contesti, gestiscono i momenti di disaccordo; (2) evidenziare gli apporti teorici e metodologici che la teoria dell'azione situata può fornire per lo studio dei disaccordi in questi due contesti tra loro molto diversi. Il primo contesto oggetto di studio è una simulazione web attraverso cui era richiesto ai partecipanti di scegliere una casa da prendere in affitto. La simulazione è stata sviluppata in quattro fasi che hanno coinvolto 306 partecipanti: uno studio preliminare, due validazioni e uno studio con partecipanti singoli, il quale ha permesso di verificare eventuali differenze di genere nella scelta della casa. Successivamente a queste fasi è stato effettuato uno studio con coppie di partecipanti (N=87), in maniera tale da approfondire i momenti di disaccordo eventualmente emersi. Il secondo contesto oggetto di studio è un gruppo di ricerca interdisciplinare il cui scopo era studiare l'accesso e la comunicazione dei cittadini migranti a due sportelli comunali. Sono state video/audio registrate tutte le riunioni del gruppo di ricerca che hanno avuto luogo tra dicembre 2007 e maggio 2008. Il corpus totale di questo studio è costituito da 10 ore e 50 minuti di registrazioni video per quanto riguarda la simulazione, a cui si aggiungono 9 ore e 30 minuti di video o audio registrazioni per quanto riguarda il gruppo di ricerca. Le registrazioni sono state analizzate mediante analisi della conversazione, che è stata integrata con note di campo, analisi di documenti e interviste ai partecipanti. L'analisi permette di mostrare che ci sono alcuni aspetti comuni ai due contesti studiati, ma anche delle importanti differenze. In entrambi i contesti una ri-strutturazione discorsiva di una questione controversa ha consentito ai partecipanti di risolvere un momento di disaccordo: ciò suggerisce che le prese di decisione possano essere considerate un processo di sense making, piuttosto che una scelta razionale tra diverse alternative. Un'altra caratteristica comune che è stata riscontrata è l'utilizzo, nella risoluzione dei disaccordi, di micro strategie discorsive analizzate nell'ambito dell'analisi della conversazione: anticipatory completions e quotations (riscontrate in entrambi i contesti), extreme case formulations, challenging questions, format tying. Sono state riscontrate, tuttavia, anche delle differenze tra i due contesti, le quali suggeriscono importanti considerazioni metodologiche. Alcuni momenti di interazione (in particolare all'interno del gruppo di ricerca) non potevano essere compresi tenendo conto soltanto degli aspetti esplicitati dai partecipanti nell'interazione: è stato necessario prendere in considerazione diversi aspetti contestuali e istituzionali condivisi solo implicitamente tra i partecipanti. Si è visto inoltre che, anche se alcuni momenti di interazione potevano essere spiegati mediante l'analisi della conversazione, l'integrazione di tale spiegazione con i risultati dell'etnografia, ha permesso di effettuare un'analisi molto più accurata e differente da quella conversazionale. Complessivamente l'analisi suggerisce che una simulazione consente lo studio dei processi decisionali secondo una prospettiva situata, tuttavia lo studio all'interno del gruppo di ricerca suggerisce anche che tale analisi dovrebbe essere contestualizzata mediante l'etnografia, in modo da comprendere meglio come tali processi si svolgano nei contesti quotidiani (che presentano una maggiore complessità rispetto alle simulazioni).
25-dic-2009
Inglese
decision making,simulation,ethnography,situated decision making,sense making,naturalistic decision making
Università degli studi di Padova
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
thesis.pdf

accesso aperto

Dimensione 5.6 MB
Formato Adobe PDF
5.6 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/111080
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-111080