La cardiomiopatia ipertrofica (CMI) è una patologia del miocardio caratterizzata da ispessimento del setto interventricolare e del ventricolo sinistro, anomalo orientamento delle fibre miocardiche (disarray) e fibrosi interstiziale. La patologia viene ereditata come carattere autosomico dominante, la sua frequenza nella popolazione è di circa lo 0.2% ed è considerata la principale causa di morte improvvisa soprattutto nei giovani. Attualmente sono note più di 455 mutazioni causative, distribuite in geni diversi che codificano proteine del sarcomero, dei dischi z o dei dischi intercalari. Le mutazioni patogene finora riportate nei geni MYH7, MYBPC3, TNNT2 e TNNI3 rappresentano circa il 70% del totale. Il presente studio ha messo a punto un protocollo di screening relativamente rapido e poco costoso per la ricerca di mutazioni in tali geni. Il nuovo protocollo, che implica l’amplificazione PCR degli esoni, o di loro segmenti, dei geni considerati e la successiva analisi mediante DHPLC e/o sequenziamento diretto, è stato utilizzato per individuare mutazioni nelle regioni codificanti dei quattro geni in questione, in 82 soggetti affetti da cardiomiopatia ipertrofica, 43 casi indice e 39 casi isolati. Sono state individuate in tutto 21 mutazioni in 24 pazienti. Per valutare l’efficacia del nuovo protocollo, il DNA di 12 degli 82 pazienti è stato analizzato anche mediante chip a DNA recentemente sviluppati da Fokstuen S et al. (2008). In nessuno dei DNA analizzati mediante DNA chip sono state individuate variazioni diverse da quelle identificate mediante il metodo proposto da questo studio.

Ricerca di mutazioni patogene nella cardiomiopatia ipertrofica: nuovi dati e prospettive

Gessica, Smaniotto
2009

Abstract

La cardiomiopatia ipertrofica (CMI) è una patologia del miocardio caratterizzata da ispessimento del setto interventricolare e del ventricolo sinistro, anomalo orientamento delle fibre miocardiche (disarray) e fibrosi interstiziale. La patologia viene ereditata come carattere autosomico dominante, la sua frequenza nella popolazione è di circa lo 0.2% ed è considerata la principale causa di morte improvvisa soprattutto nei giovani. Attualmente sono note più di 455 mutazioni causative, distribuite in geni diversi che codificano proteine del sarcomero, dei dischi z o dei dischi intercalari. Le mutazioni patogene finora riportate nei geni MYH7, MYBPC3, TNNT2 e TNNI3 rappresentano circa il 70% del totale. Il presente studio ha messo a punto un protocollo di screening relativamente rapido e poco costoso per la ricerca di mutazioni in tali geni. Il nuovo protocollo, che implica l’amplificazione PCR degli esoni, o di loro segmenti, dei geni considerati e la successiva analisi mediante DHPLC e/o sequenziamento diretto, è stato utilizzato per individuare mutazioni nelle regioni codificanti dei quattro geni in questione, in 82 soggetti affetti da cardiomiopatia ipertrofica, 43 casi indice e 39 casi isolati. Sono state individuate in tutto 21 mutazioni in 24 pazienti. Per valutare l’efficacia del nuovo protocollo, il DNA di 12 degli 82 pazienti è stato analizzato anche mediante chip a DNA recentemente sviluppati da Fokstuen S et al. (2008). In nessuno dei DNA analizzati mediante DNA chip sono state individuate variazioni diverse da quelle identificate mediante il metodo proposto da questo studio.
gen-2009
Italiano
Cardiomiopatia Ipertrofica, DHPLC. DNAchip
Università degli studi di Padova
106
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-120102