La ricerca condotta intende fornire un quadro, quanto più esaustivo possibile, delle agitazioni studentesche che si sono susseguite dal 1948 al 1977 nella prima Università di Roma, utilizzando fonti archivistiche, per lo più inedite o quantomeno mai collegate prima tra loro, che evidenzino il filo rosso che lega le motivazioni dei contestatori delle diverse epoche, ma anche le reazioni, più o meno, simili delle autorità accademiche e delle forze politiche. La contestazione nel senso in cui oggi la si intende e cioè gli eventi che interessarono le università italiane ed estere, e nel caso qui considerato l’università romana, negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, è stata lungamente studiata almeno nei suoi snodi emblematici (assassinio di Paolo Rossi, Valle Giulia, cacciata di Luciano Lama da parte dell’autonomia operaia, assassini di Bachelet e Tarantelli), tuttavia risultano ad oggi poco indagate le vicende della contestazione legate in un unico filo che va dal Secondo dopoguerra al Movimento del ’77. La guida alle fonti che costituisce il centro del lavoro qui presentato ripercorre attraverso documenti e archivi trent’anni di contestazioni studentesche all’interno della Sapienza di Roma, andando a cogliere i nodi e le contraddizioni che legano i contestati e i contestatori in una spirale di rivendicazioni e di concessioni che hanno trasformato il modo di vivere l’università. La guida segue un percorso istituzionale e culturale che prende avvio dagli archivi storici della Sapienza per arrivare a quelli delle associazioni, come la Magna Carta, e gli audiovisivi, in modo da tenere insieme fonti istituzionali e fonti derivanti dai movimenti studenteschi.
Contestati e contestatori. Le inquietudini italiane nello specchio della Sapienza
CAMPANELLI, GIULIA
2025
Abstract
La ricerca condotta intende fornire un quadro, quanto più esaustivo possibile, delle agitazioni studentesche che si sono susseguite dal 1948 al 1977 nella prima Università di Roma, utilizzando fonti archivistiche, per lo più inedite o quantomeno mai collegate prima tra loro, che evidenzino il filo rosso che lega le motivazioni dei contestatori delle diverse epoche, ma anche le reazioni, più o meno, simili delle autorità accademiche e delle forze politiche. La contestazione nel senso in cui oggi la si intende e cioè gli eventi che interessarono le università italiane ed estere, e nel caso qui considerato l’università romana, negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, è stata lungamente studiata almeno nei suoi snodi emblematici (assassinio di Paolo Rossi, Valle Giulia, cacciata di Luciano Lama da parte dell’autonomia operaia, assassini di Bachelet e Tarantelli), tuttavia risultano ad oggi poco indagate le vicende della contestazione legate in un unico filo che va dal Secondo dopoguerra al Movimento del ’77. La guida alle fonti che costituisce il centro del lavoro qui presentato ripercorre attraverso documenti e archivi trent’anni di contestazioni studentesche all’interno della Sapienza di Roma, andando a cogliere i nodi e le contraddizioni che legano i contestati e i contestatori in una spirale di rivendicazioni e di concessioni che hanno trasformato il modo di vivere l’università. La guida segue un percorso istituzionale e culturale che prende avvio dagli archivi storici della Sapienza per arrivare a quelli delle associazioni, come la Magna Carta, e gli audiovisivi, in modo da tenere insieme fonti istituzionali e fonti derivanti dai movimenti studenteschi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/210440
URN:NBN:IT:UNIROMA1-210440