Prosodia e genere in politolinguistica. Analisi comparativa di discorsi politici tedeschi e italiani attraverso i metodi dello Spoken Language Processing

This doctoral project investigates selected prosodic characteristics in Italian and German political speeches delivered by male and female politicians of a similar political orientation. Analyses of political language tend to focus either on the acoustic signal, namely how things are said, or on the content and the argumentative strategies, which means what is said. However, political language is mostly spoken language and both what is said and how it is said play a crucial role in the realization of a speech. For these reasons, this study will try to contribute to creating a bridge between two disciplines, namely politolinguistics and phonetics (and, in some cases, phonology), which seem to be very distant in their theoretical approaches, but interdependent in the realization of political language. Methodologically, this study integrates politolinguistic and rhetorical categories of analysis with methods of spoken language processing to examine whether male and female representatives differ in voice characteristics and speaking style in selected speeches and how these features vary between Germany and Italy. Using tools from BAS ‒ Bayerisches Archiv für Sprachsignale ‒ (Kisler, Reichel and Schiel 2017) and the method of Rapid Prosody Transcription (Cole and Shattuck-Hufnagel 2016), the study explores how voice and prosodic features relate to politolinguistic and rhetorical categories. Key questions include whether prosodic features differ by gender and cultural context, and whether female speakers try to build their own community of practice. To test the proposed methodology, a corpus of political speeches has been built. It consists of 44 transcribed, segmented and prosodically annotated political speeches, delivered in the time frame 2015-2022, which can be used for further studies. The hypotheses assume no substantial gender-related differences in voice and prosodic features; a correlation between prosodic prominence and politolinguistic categories; and that female speakers would not form a gender-based community of practice. These hypotheses are verified through the quantitative and qualitative analysis. This dissertation aims to enhance the application of the proposed methods to the collection of the data in politolinguistics and the analysis of political language, paving the way for further research comparing different parties, countries and languages.

Questa tesi di dottorato si concentra sull’analisi di caratteristiche prosodiche di discorsi politici italiani e tedeschi tenuti da rappresentanti politici maschili e femminili appartenenti ad un orientamento politico simile. Le analisi di discorsi politici tendono a focalizzarsi o sul segnale acustico oppure sul contenuto e le strategie argomentative, spesso senza unire le due prospettive. La comunicazione politica è però prevalentemente orale e sia il contenuto che il modo in cui un discorso politico viene tenuto giocano un ruolo cruciale nella realizzazione del discorso stesso. Per queste ragioni, questo lavoro cerca di contribuire a creare un ponte tra due discipline, ovvero la politolinguistica e la fonetica (e, in alcuni casi, la fonologia), che sembrano molto distanti nei loro approcci teorici, ma sono interdipendenti nella realizzazione del linguaggio politico. Dal punto di vista metodologico, questo lavoro integra categorie di analisi politolinguistiche e retoriche con metodi dello Spoken Language Processing per osservare se nei discorsi considerati i rappresentanti maschili e femminili differiscono nelle caratteristiche vocali e nello stile del parlato e come questi aspetti variano tra Germania e Italia. Utilizzando i tool del BAS ‒ Bayerisches Archiv für Sprachsignale ‒ (Kisler, Reichel e Schiel 2017) e il metodo della Rapid Prosody Transcription (Cole e Shattuck-Hufnagel 2016), la ricerca si concentra sulla correlazione di elementi vocali e prosodici con categorie politolinguistiche e retoriche. Le domande di ricerca includono le possibili differenze di genere e culturali per le caratteristiche prosodiche, così come la possibile costruzione da parte delle rappresentanti politiche di una propria community of practice. Per testare la metodologia proposta, è stato creato un corpus di 44 discorsi politici trascritti, segmentati e annotati prosodicamente, tenuti tra il 2015 e il 2022, utilizzabile per studi futuri. Le ipotesi formulate, verificate attraverso l’analisi quantitativa e qualitativa, prevedono che non ci siano differenze sostanziali nelle caratteristiche prosodiche riferibili al genere dei/delle parlanti nei discorsi considerati, che prominenza prosodica e categorie politolinguistiche e retoriche siano correlabili e che le rappresentanti femminili non creino una community of practice basata sul genere. Questa tesi ha come obiettivo principale l’applicazione della metodologia proposta per la raccolta di dati in politolinguistica e per l’analisi del linguaggio politico, aprendo la strada ad ulteriori ricerche future che possano comparare diversi partiti, paesi e diverse lingue.