Introduzione I tumori colo-rettali sono attualmente la seconda causa oncologica di morte per entrambi i sessi. La stadiazione linfonodale è elemento dirimente la stadiazione oncologica e la prognosi dei pazienti, con la conseguente indicazione a trattamenti chemioterapici adiuvanti. Infatti pazienti con malattia linfonodale negativa (N0) hanno una Overall Survival a 5 anni del 70-80%, contro una percentuale del 30-60% nei pazienti N+ (va precisato però che la sopravvivenza in questo gruppo è migliorata dal trattamento chemioterapico adiuvanti). Nel 20-30% dei pazienti che presentano recidiva di malattia numerosi autori ipotizzano che questa possa essere dovuta a metastasi linfonodali occulte. Inoltre nella chirurgia oncologica colorettale, l’identificazione dei linfonodi sentinella permette la ricerca delle micrometastasi tramite la cosiddetta “ultrastadiazione” dei linfonodi campionati con sezioni seriate ed indagini immunoistochimiche o reverse transcriptase-polymerase chain reaction (procedure, per i cui costi e tempi, non applicabili su tutti i linfonodi). Dai dati riportati in letteratura, è stata evidenziata una prognosi peggiore nei pazienti pN0 affetti da micrometastasi ed è tuttora oggetto di dibattito la chemioterapia adiuvante in questi pazienti. Il verde indocianina è stato proposto nell’identificazione intraoperatoria dei linfonodi sentinella tramite Fluorescenza vicina all’infrarosso, come già validato nei tumori della mammella e del compartimento testa/collo e nel melanoma cutaneo. Materiali e metodi Sono stati inseriti nello studio i pazienti sottoposti a chirurgia colorettale per neoplasia presso il Dipartimento di Chirurgia Generale “P. Stefanini” dell’AOU Policlinico “Umberto I” di Roma e Dipartimento di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Fidenza (AUSL di Parma). Come da protocollo, sul pezzo operatorio a fresco appena resecato, dopo apertura del viscere e identificazione del tumore, viene iniettato 1ml di colorante, su mucosa sana, equidistribuito sui quattro punti cardinali peritumorali. Dopo circa 5-7 minuti vengono identificate e prelevate le sedi di maggior fluorescenza sul tessuto linfoadiposo mesenteriale per essere sottoposte ad esami di ultrastadiazione. Per ogni paziente inoltre sono stati rilevati i dati dell’esame istologico, in particolare la correlazione con la stadiazione linfonodale in riferimento al linfonodo sentinella Risultati Nel corso di questo periodo 58 pazienti sono stati sottoposti a resezioni oncologiche colorettali VLS standard. In ogni paziente è stato identificato almeno 1 SLN. Dal campionamento di tutti pezzi operatori sono stati repertati 1085 linfonodi (117 SLN, media 2.01). Nei pazienti N0 sono stati trovati trovati 54 SLN (media 1,9). La detection rate e la sensitivity rate sono state del 94,8% (55/58 pts) e del 100% (30 SLN+ / 30 N+ pts) rispettivamente. La false negative rate è stata dello 0%. In questa serie preliminare, l’assetto istologico dei SLN (sia negli N+ che negli N0) ha correttamente predetto lo stato dei linfonodi loco-regionale. Dopo gli esami di ultrastadiazione, sono state riscontrate micrometastasi nei SLN N0 in 4 pazienti (14%, 4/28 NND pts) che sono stati così ri-stadiati come N1 ed inviati a trattamento chemioterapico adiuvante. Conclusioni Nella nostra serie preliminare, la mappatura NIRF dei SLN con tecnica ex-vivo ha predetto correttamente lo stato linfonodale loco-regionale, come confermato all’esame istologico. L’identificazione delle micrometastasi ha permesso a 4 pazienti precedentemente stadiati come N0 di beneficiare del trattamento chemioterapico adiuvante con l’obiettivo di ridurre il rischio di recidiva. Il colorante vitale verde di indocianina però risulta non ottimale per la ricerca dei linfonodi sentinella e vi è la necessità di sviluppare e testare nuovi fluorofori, nuovi software e hardware per migliorare, nel futuro, le mappature linfonodali.
Mappatura ex vivo dei linfonodi sentinella nei tumori colo-rettali tramite la fluorescenza vicino all'infrarosso con colorante vitale verde di indocianina e sviluppo di nuovi fluorofori
PICCHETTO, ANDREA
2020
Abstract
Introduzione I tumori colo-rettali sono attualmente la seconda causa oncologica di morte per entrambi i sessi. La stadiazione linfonodale è elemento dirimente la stadiazione oncologica e la prognosi dei pazienti, con la conseguente indicazione a trattamenti chemioterapici adiuvanti. Infatti pazienti con malattia linfonodale negativa (N0) hanno una Overall Survival a 5 anni del 70-80%, contro una percentuale del 30-60% nei pazienti N+ (va precisato però che la sopravvivenza in questo gruppo è migliorata dal trattamento chemioterapico adiuvanti). Nel 20-30% dei pazienti che presentano recidiva di malattia numerosi autori ipotizzano che questa possa essere dovuta a metastasi linfonodali occulte. Inoltre nella chirurgia oncologica colorettale, l’identificazione dei linfonodi sentinella permette la ricerca delle micrometastasi tramite la cosiddetta “ultrastadiazione” dei linfonodi campionati con sezioni seriate ed indagini immunoistochimiche o reverse transcriptase-polymerase chain reaction (procedure, per i cui costi e tempi, non applicabili su tutti i linfonodi). Dai dati riportati in letteratura, è stata evidenziata una prognosi peggiore nei pazienti pN0 affetti da micrometastasi ed è tuttora oggetto di dibattito la chemioterapia adiuvante in questi pazienti. Il verde indocianina è stato proposto nell’identificazione intraoperatoria dei linfonodi sentinella tramite Fluorescenza vicina all’infrarosso, come già validato nei tumori della mammella e del compartimento testa/collo e nel melanoma cutaneo. Materiali e metodi Sono stati inseriti nello studio i pazienti sottoposti a chirurgia colorettale per neoplasia presso il Dipartimento di Chirurgia Generale “P. Stefanini” dell’AOU Policlinico “Umberto I” di Roma e Dipartimento di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Fidenza (AUSL di Parma). Come da protocollo, sul pezzo operatorio a fresco appena resecato, dopo apertura del viscere e identificazione del tumore, viene iniettato 1ml di colorante, su mucosa sana, equidistribuito sui quattro punti cardinali peritumorali. Dopo circa 5-7 minuti vengono identificate e prelevate le sedi di maggior fluorescenza sul tessuto linfoadiposo mesenteriale per essere sottoposte ad esami di ultrastadiazione. Per ogni paziente inoltre sono stati rilevati i dati dell’esame istologico, in particolare la correlazione con la stadiazione linfonodale in riferimento al linfonodo sentinella Risultati Nel corso di questo periodo 58 pazienti sono stati sottoposti a resezioni oncologiche colorettali VLS standard. In ogni paziente è stato identificato almeno 1 SLN. Dal campionamento di tutti pezzi operatori sono stati repertati 1085 linfonodi (117 SLN, media 2.01). Nei pazienti N0 sono stati trovati trovati 54 SLN (media 1,9). La detection rate e la sensitivity rate sono state del 94,8% (55/58 pts) e del 100% (30 SLN+ / 30 N+ pts) rispettivamente. La false negative rate è stata dello 0%. In questa serie preliminare, l’assetto istologico dei SLN (sia negli N+ che negli N0) ha correttamente predetto lo stato dei linfonodi loco-regionale. Dopo gli esami di ultrastadiazione, sono state riscontrate micrometastasi nei SLN N0 in 4 pazienti (14%, 4/28 NND pts) che sono stati così ri-stadiati come N1 ed inviati a trattamento chemioterapico adiuvante. Conclusioni Nella nostra serie preliminare, la mappatura NIRF dei SLN con tecnica ex-vivo ha predetto correttamente lo stato linfonodale loco-regionale, come confermato all’esame istologico. L’identificazione delle micrometastasi ha permesso a 4 pazienti precedentemente stadiati come N0 di beneficiare del trattamento chemioterapico adiuvante con l’obiettivo di ridurre il rischio di recidiva. Il colorante vitale verde di indocianina però risulta non ottimale per la ricerca dei linfonodi sentinella e vi è la necessità di sviluppare e testare nuovi fluorofori, nuovi software e hardware per migliorare, nel futuro, le mappature linfonodali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/99170
URN:NBN:IT:UNIROMA1-99170